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Amsterdam in un week end

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 24 set 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 24 set 2022

La città del divertimento.


Amsterdam è spesso associata all’idea del divertimento portato all’estrema potenza, ma non è stato questo il motivo che mi incuriosiva ...

il racconto...

Avevo appena letto un ‘autobiografia di Van Gogh e avevo visitato una mostra in cui avevo potuto gustare alcuni dei suoi quadri e mi ero chiesto come poteva essere la città dove aveva iniziato a disegnare… ed ecco l’idea di trascorrerci un week end.

Appena scesi dal treno, nella piazza della stazione, siamo stati accolti dalle persone più variopinte e stravaganti che avessimo mai visto, tanto che mio figlio, che all'epoca aveva nove anni, dopo averle osservate ci ha chiesto “ma dove mi avete portato?”. Questo clima festaiolo ed estroverso ci ha accompagnato fino a piazza Dam, dove si trovava il nostro hotel e dove abbiamo trovato tantissima gente e molti artisti di strada che ricordavano le Ramblas di Barcellona.

Si può sicuramente dire che la piazza è il cuore della città, vivo, vitale e rumoroso, ma appena lasciate le vie dello shopping, che si diramano da lei ecco che l’atmosfera cambia e Amsterdam, la città cosmopolita, diventa un suggestivo “paesone”, pieno di alberi che si specchiano sugli innumerevoli canali e piacevolissimo da percorrere a piedi.

Muniti di buone scarpe abbiamo subito iniziato la nostra visita assaporando alcuni dei luoghi più caratteristi della città quali ad esempio: il Nieuw market, uno spazio aperto con caffè e ristoranti al centro del quale c’è la Waag, l’antica pesa e sede delle corporazioni, la Zuiderkerk (chiesa a sud) con la sua stupenda torre campanaria, la casa museo di Rembrandt, e l’Hortus botanicus, uno dei più antichi giardini botanici d’Europa. Proseguendo ci siamo diretti alla Schreiertoren (la torre delle lacrime), così chiamata perché da lì le mogli dei marinai vedevano sparire i loro mariti, alla Montelbaanstoren, una torre che faceva parte delle antiche fortificazioni della città e che impressiona per quanto è inclinata sui canali e ovviamente non ci siamo persi il Bloemenmarkt (il mercato dei fiori galleggiante), che stupisce sia per la quantità di fiori che vi si trovano, sia perché i negozi sono in realtà delle chiatte sul canale Singel.

Abbiamo visto anche la casa di Anna Frank con la vicina Westerkerk (la chiesa ovest), citata anche nel famoso diario, il quartiere universitario, la Ode Kerk (la chiesa vecchia) e il Vondelpark, un verdissimo parco non lontano dalla zona dei musei. Non ci siamo persi il tipico giro in barca (anche per far riposare un po’ i piedi!!) che è risultato molto suggestivo perchè ci ha dato la possibilità di apprezzare meglio le tipiche abitazioni con i loro particolarissimi frontoni e le facciate che sembrano volersi tuffare nei canali e le case galleggianti. Si, proprio così! perchè ci hanno spiegato che nel comune di Amsterdam ci sono ancora migliaia di case galleggianti, sviluppatesi per la carenza di abitazioni nel secondo dopoguerra, e che le persone che hanno scelto questo stile di vita, pur non essendo più conveniente come in passato, non ne vogliono sapere di diventare “sedentari”.

Amsterdam , oltre ad averci colpito per i suoi angoli suggestivi, ci ha stupiti anche per la quantità di musei che ospita. Il più famoso è certamente quello dedicato a Van Gogh, ma ve ne se sono tanti altri per tutti i gusti e le età, proprio così. In un week end è impossibile vederli tutti , ma bisogna selezionarne alcuni. Noi volevamo vedere il museo di Van Gogh, il Rijksmuseum, il Nemo e la casa di Anna Frank, alla fine siamo riusciti a vedere solo il Rijksmuseum e il Nemo, perché questi due musei si sono rivelati più grandi ed interessanti di quanti pensavamo e vi abbiamo dedicato più tempo del previsto.

Il primo è un museo grandissimo esposto a Palazzo reale dove vengono rappresentate tutte le opere dei grandi maestri dell’Epoca D’Oro, il più famoso dei quali è Rembrandt, e dove viene raccontata la storia dell’Olanda; il secondo, opera del genovese Renzo Piano aperto nel 1997, assomiglia alla sommità di uno “scafo” ed è un museo interattivo di applicazioni scientifiche, molto apprezzato dai bambini che possono provare numerosi esperimenti di fisica, chimica e biologia. Vi si trovano anche una sezione dedicata all’elettricità, al magnetismo e al Dna e diversi laboratori.

In un week end non è certamente possibile visitarla in modo esaustivo, ma ci ha dimostrato che la città di Amsterdam è veramente interessante e adatta anche a famiglie con bambini. Spero di tornarci presto per completare la mia esplorazione!

Fate attenzione! come tutte le città del nord è molto cara e anche gli alberghi non sono da meno, trovatene uno in centro però, perchè vi permetterà di muovervi anche solo a piedi non essendo la città di grandissime dimensioni. Noi avevamo scelto il Best Western Dam Square Inn proprio dietro piazza Dam.


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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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