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Un'estate in Portogallo

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 28 mar 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 28 mar 2022

Dalla capitale Lisbona fin su alla città dei templari e in Algarve.


Detto così “UN ESTATE IN PORTOGALLO” potrebbe sembrare che abbiamo trascorso un’intera estate in Portogallo, in realtà vi abbiamo passato solo quindici giorni, però quindici giorni intensissimi , interessantissimi e molto, molto vari.

il racconto...

Il Portogallo è stato il paese delle sorprese… alcune piacevoli, altre un po’ meno…. La prima sorpresa è stata la nebbia! Proprio l’odiatissima nebbia!!! L’abbiamo trovata a Sintra, dove abbiamo scoperto che soprattutto nei mesi più caldi (luglio ed agosto), lungo la costa atlantica si possono formare delle nebbie mattutine, create dall’incontro delle correnti fredde provenienti dal mare e con l’aria calda dell’entroterra. Per fortuna abbiamo anche scoperto che a volte basta spostarsi di pochi chilometri per godere dello splendido sole e delle meravigliose spiagge.

Proprio le spiagge, sono state la prima sorpresa positiva!! Ci hanno decisamente stupito per la loro varietà: alcune sono lunghe e dorate, come quelle attorno a Lisbona, altre chiuse da alte falesie colorate, come quelle tra Sagres e Lagos, o circondate da bianche dune, come quelle tra Cabo da Roca e Sintra oppure ancora in “movimento” come quelle che si formano per mano dell’alta/bassa marea nel parco naturale del Rio Formosa, in Algarve… un vero spettacolo.

Per lo più sono affacciate sull’oceano atlantico, pertanto il mare è spesso mosso e il vento soffia abbondantemente. Queste caratteristiche le rendono sicuramente molto appetibili per gli appassionati di surf e kite-surf, ma anche chi non è interessato a questi sport le troverà molto affascinanti.

Un’altra sorpresa c’è l’ha fornita l’entroterra del Portogallo. Con il nostro tour siamo infatti partiti da Lisbona, per toccare Sintra, Tomar, Evora, Bejia ed arrivare a Tavira, in Algarve, per poi tornare a Lisbona dopo una sosta a Sagres. Ebbene in questi luoghi abbiamo trovato tantissima arte, storia e tradizione. A Sintra, per esempio, ci siamo imbattuti in residenze fiabesche ed anche un po’ eccentriche; a Tomar, abbiamo respirato lo spirito templare nel suo antico convento/fortezza; ad Evora abbiamo ritrovato le vestigia della antica capitale dell’Alentejo, nella grande cattedrale (Sé) e nell’università; a Beja abbiamo scoperto la possente torre Managerm e il convento sede di antichi amori; a Tavira, abbiamo percorso le viuzze in cui i pescatori per secoli hanno trascinato le loro reti; a Estoi, abbiamo visitato lo splendido palazzo signorile attorno al quale si è sviluppato il caratteristico borgo; a Silves, abbiamo attraversato i portoni della possente fortezza rossa; ed infine a Sagres, siamo giunti a quella che per i popoli antichi era la fine del mondo: Cabo de Sao Vicente.

Ovviamente non abbiamo potuto escludere Lisbona dal nostro tour. Purtroppo il tempo rimasto a nostra disposizione non era molto ecco perché abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione su due zone, una opposta all’altra: La prima la zona di Belem, con i suoi monumenti simbolo, la torre di Belem, il convento di San Geronimo, il monumento a Vasco da Gama, e ancora il ponte del 25 aprile, giorno della rivoluzione democratica del 1974, e il monumento del Cristo Rei, che sembra abbracciare tutta la città, e infine il Palacio Real a Queluz, con le sue azulejos. La seconda è invece la zona più moderna di Lisbona, cioè l’area riqualificata con expo 1998, dove ora si trova il Parque das Nacoes, con i suoi padiglioni/musei, con i ristoranti, la cabinovia e il ponte Vasco da Gama, lungo ben 17,5 km

Veniamo invece ora ad una breve descrizione del nostro itinerario:


Sintra era stata scelta dai sovrani portoghesi come luogo di villeggiatura e questo ha fatto sì che in città si concentrassero una quantità notevole di ville e residenze signorili, di varie epoche e stili…alcune sono molto, molto particolari. Noi abbiamo scelto di visitare Palacio de Pena e la quinta de Monserrate, per il suo stile arabeggiante e il suo parco. Di notevole interesse sono il palazzo reale, la quinta de la Regaleira e Il castelo dos Moros che noi per motivi di tempo non abbiamo potuto vedere.

Tomar, ultimo baluardo templare, ci ha stupito con il suo monastero-fortezza che dall’alto vigila su una tranquilla cittadina lambita dal fiume Nabao.

Lungo il percorso verso Evora merita sicuramente una tappa Almourol, fortezza avamposto templare, costruita su un’isoletta posta nel mezzo del fiume Tago.

Evora, antica capitale dell’Antelejo, vi si possono ammirare la sua cattedrale (Sé), da cui si può avere una visione dei tetti della città, la sua piazza, salotto a cielo aperto, il suo tempio romano e soprattutto l’università, piena di maioliche colorate.

Beja colpisce per la torre Meneghen, la più alta del Portogallo, e per il convento de Nossa Senhora da conceica, che nel lontano seicento assistette alla triste storia d’amore tra suor Mariana e l’ufficiale francese Chamilly.

Le cittadine dell’Algarve, Tavira, Estoi, Silves, Lagos e Sagres sono molto vivaci e animate nel mese di agosto; Estoi è significativa per la villa dei conti di Carvalhal, oggi diventata hotel di lusso (pousada) e i resti romani di Milreu; Silves, invece è importante per la sua fortezza rossa, risalente alla dominazione araba; Sagres, con capo de Sao Vicente, considerato la fine del mondo per i popoli antichi, stupisce soprattutto per le sue scogliere ed i suoi tramonti.

Qualche consiglio:


Nel mese di agosto, oltre alle nebbie, di cui ho già detto occorre tenere presente anche il grande afflusso di turisti, che purtroppo in alcuni casi rende difficoltoso l’accesso alle spiagge (soprattutto in Algarve).

I tramonti a Sagres, in particolare dal faro di Cabo de Sao Vicente, sono imperdibili, così come un ristorantino nelle vicinanze.

A Lisbona vi consigliamo le sardinas e il bacalha, di quest’ultimo si dice che esistano 365 ricette per cucinarlo, una per ogni giorno dell’anno!!


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Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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