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Cefalonia

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 8 lug 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 8 lug 2022

Sulle orme del capitano Corelli.

Sulla scia del libro “Il mandolino del capitano Corelli” siamo partiti alla volta dell’isola di Cefalonia. Le aspettative erano tante, ma devo dire che sono state tutte soddisfatte. L’isola si è rivelata proprio come speravo: un magnifico giardino, accogliente e vivace, senza essere affollato, come spesso accade nella settimana di Ferragosto..

il racconto...

Appena sbarcati dall’aereo ci ha accolto un cielo azzurro (eravamo partiti durante un vero e proprio nubifragio) e una luce abbagliante che hanno subito riempito di gioia i nostri cuori. Noi eravamo alloggiati a Skala, un piccolo villaggio a Sud Est dell’isola, con una magnifica spiaggia di sabbia dorata cosparsa di ombrelloni colorati e costeggiata da bar e taverne che contribuivano a creare un’atmosfera affascinante.

Per chi ama una vacanza di totale riposo già questo poteva bastare, ma noi, che vogliamo cogliere dai nostri viaggi l’essenza dei luoghi che visitiamo, abbiamo iniziato la nostra esplorazione dell’isola già dal giorno successivo. Le prime escursioni sono state verso le spiagge, che ci hanno portato a scoprire: Kaminia e Potamakia, due lunghe spiagge di sabbia dorata, dove nidificano tra giugno e fine agosto le tartarughe “carretta carretta”, Varvara, a sinistra del piccolo borgo di Katelios, piccola e chiusa da rocce sagomate dalle onde del mare e Koroni, protetta da montagne di argilla verde, utilizzata dai bagnanti (anche da noi!!!) per dei meravigliosi peeling naturali.

Per completare la visita delle spiagge poste a sud dell'isola, poco distanti dal nostro albergo, siamo stati a Lordata, con le sue infinite sfumature di azzurro e Paradisi, raggiungibile con una breve passeggiata attraverso un bosco di pini marini che la circondavano e inebriavano l’aria con soavi profumi.

Ci siamo poi dedicati alla scoperta di alcuni paesi, abbiamo visitato Argostoli, il capoluogo, costruito in un’insenatura che ricorda tantissimo i fiordi norvegesi e Sami, il terzo centro più importante dell’isola, in cui si trovano le grotte di Melissani. Argostoli è anche la città più grande e popolata presente sull’isola, ricca anche di strutture turistiche come hotel, appartamenti, negozi e locali serali. La città nasce intorno alla laguna di Kutavos e si sviluppa lungo la Lithostroto, la strada principale lastricata e ricca di negozi, botteghe e cafè. Sebbene sia il centro che accoglie la maggior parte dei turisti al loro arrivo all’aeroporto di Cefalonia, è anche la città dove vivono la maggior parte degli isolani, che non abbandonano l’isola durante l’inverno. Il villaggio turistico di Sami invece, si trova lungo la costa orientale dell’isola e il suo porto, seppur piccolo e con acque cristalline, è ricco di collegamenti verso l’isola di Itaca, Patrasso e l’Italia.

Poco distante da Sami si trova il lago salato di Karavomilos, con il suo mulino e le anatre che languidamente nuotavano sulle sue placide acque e la spiaggia di Antisamos, dove sono state girate alcune scene del film tratto dal libro “Il mandolino del capitano Corelli”.

Ci siamo spinti anche a Nord e siamo andati a Fiskardo, un piccolo paese che è riuscito a mantenere intatto il fascino autentico dell’isola, in quanto preservato dalla furia distruttiva del terremoto che ha devastato l’isola nel 1953, e Assos, costruito su un istmo tra cipressi e pini e sovrastato dai resti di una fortezza veneziana, che sembrava un luogo fuori dal tempo.

Non lontano da Assos, abbiamo potuto fare il bagno nelle acque trasparenti e cristalline della spiaggia più famosa dell’isola: la spiaggia di Mirtos, definita una delle spiagge più belle di tutta la Grecia. I colori che la caratterizzavano, soprattutto al pomeriggio, erano sorprendenti e giustificavano pienamente la sua fama.

Negli ultimi ( ahimè….) giorni di permanenza sull’isola ci siamo dati alla scoperta della penisola di Paliki, di fronte ad Argostoli, dove abbiamo trovato la cittadina di Lixouri, eterna rivale del capoluogo (anche durante la seconda guerra mondiale qui si trovavano i soldati tedeschi mentre ad Argostoli c’erano quelli italiani), la spiaggia di Xi, citata anche nel libro che ha ispirato il nostro viaggio, che ci ha colpiti per il suo colore rosso acceso in netto contrasto con le coste di argilla appena alle sue spalle, il monastero di Kipuria, a picco sul mare e la spiaggia di Petani, dai colori incredibili, anche se il mare, a causa delle correnti, non era molto pulito.

Purtroppo il 20 di agosto è arrivato e con esso anche il giorno del nostro ritorno. Abbiamo lasciato l’isola durante una bella giornata assolata, proprio come quella che ci aveva accolto la settimana precedente, e con il desiderio di ritornarci al più presto, proprio come il capitano Corelli!






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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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