Escursione tra le Meraviglie della Val di Fassa: il Rifugio Re Alberto dal Ciampedie.
- Fabio
- 20 ago 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Emozionante salita tra le rocce sotto le torri del Vajolet.

Dal Ciampedie tra freschi boschi fino al Rifugio Gardeccia, per poi passare a paesaggi più aspri e desolati dal Rifugio Vajolet verso il Re Alberto.
Il racconto
La Val di Fassa, situata nel cuore delle Dolomiti trentine, è una delle valli più affascinanti e rinomate delle Alpi italiane. Con le sue cime maestose, i boschi rigogliosi e i pittoreschi villaggi ladini, la valle offre un’esperienza unica a ogni visitatore, sia in estate che in inverno. In particolare, la Val di Fassa è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle escursioni e dell’alpinismo, grazie alla vasta rete di sentieri che si snodano attraverso paesaggi mozzafiato. Uno dei percorsi più suggestivi è l’escursione al Rifugio Re Alberto partendo dal Ciampedie, un’avventura che conduce attraverso alcuni dei panorami più spettacolari delle Dolomiti, fino a raggiungere uno dei rifugi più iconici della regione.

Prima di addentrarci nella descrizione dell’escursione, è importante comprendere il contesto naturale e culturale in cui si svolge. La Val di Fassa si estende per circa 20 chilometri lungo il corso del torrente Avisio, incorniciata da alcune delle vette più famose delle Dolomiti, come il Gruppo del Catinaccio, il Gruppo del Sella e la Marmolada, il ghiacciaio più alto delle Dolomiti. Questa valle non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche una terra ricca di tradizioni. Qui, la lingua ladina è ancora parlata quotidianamente e la cultura locale è profondamente radicata nelle usanze, nella gastronomia e nelle leggende che raccontano di re e regine, di gnomi e di spiriti delle montagne.

Tra le principali località della valle, spiccano Canazei, Moena, Pozza di Fassa e Vigo di Fassa, punti di partenza ideali per numerose escursioni. Proprio da Vigo di Fassa, tramite la funivia che porta al Ciampedie, inizia la nostra avventura verso il Rifugio Re Alberto. In realtà esistono altre due possibilità di accesso al sentiero, una è la seggiovia che parte da Pera di Fassa e l'altra sono le navette che raggiungono direttamente il rifugio Gardeccia accorciando così leggermente il percorso.

Il Punto di Partenza: Ciampedie
Ciampedie, che in ladino significa "campo di Dio", è un altopiano situato a 2.000 metri di altitudine, da cui si gode di una vista impareggiabile sulle Dolomiti. Raggiungibile comodamente da Vigo di Fassa tramite una moderna funivia, Ciampedie è il punto di partenza perfetto per numerose escursioni, tra cui quella di cui vi sto per raccontare in questo articolo. Una volta giunti sull'altopiano, si è subito immersi in un ambiente naturale di rara bellezza. Circondato da foreste di abeti e larici, questo luogo è un vero e proprio balcone naturale affacciato sul gruppo del Catinaccio e sul maestoso Vajolet. Le imponenti pareti rocciose di questi massicci montuosi sembrano quasi toccare il cielo, regalando un panorama che lascia senza fiato.

Il Sentiero verso il Rifugio Gardeccia
Dal Ciampedie si segue il sentiero n. 540, un percorso ben segnato e di moderata difficoltà che conduce inizialmente al Rifugio Gardeccia. Questo tratto del percorso, della durata di circa un’ora, si sviluppa in mezzo a boschi di conifere, con alcuni punti panoramici che permettono di ammirare la bellezza circostante. Lungo il sentiero, la natura offre uno spettacolo continuo: i canti degli uccelli, il profumo dei pini e il fruscio del vento tra le foglie creano un’atmosfera di pace e serenità. Il Rifugio Gardeccia, situato a 1.949 metri di altitudine, è un punto di sosta ideale per chi vuole ricaricare le energie con una bevanda calda o uno spuntino. Da qui, il percorso si fa più impegnativo, ma anche più spettacolare, mentre ci si avvicina al cuore del Catinaccio.

Verso il Rifugio Vajolet e il Rifugio Re Alberto
Dal Gardeccia, il sentiero continua lungo il percorso n. 546 che conduce al Rifugio Vajolet, situato a 2.243 metri. Questo tratto, che richiede circa un’altra ora di cammino, si snoda tra praterie alpine e massi rocciosi, con le maestose Torri del Vajolet che si stagliano in lontananza. La fatica qui inizia a farsi sentire perchè il sentiero seppur molto bello e comodo è in costante e ripida salita e non lascia momenti di recupero. Il Rifugio Vajolet è un altro luogo storico della Val di Fassa, spesso affollato da alpinisti che si preparano a scalare le celebri torri.

Dopo una breve sosta al Rifugio Vajolet, inizia la parte più impegnativa dell’escursione, ma anche quella più gratificante. Il sentiero n. 542, conosciuto come “sentiero del Rifugio Re Alberto”, si inerpica ripido lungo una serie di tornanti scavati nella roccia. Questo tratto finale richiede un buon allenamento fisico e una certa dose di determinazione, ma è accessibile a chiunque abbia un minimo di esperienza in montagna. Mentre si sale, il panorama diventa sempre più spettacolare: le cime dolomitiche si avvicinano sempre di più, e la vista si apre sulla valle sottostante, con le sue foreste e i suoi prati verdi. La fatica della salita è ampiamente ripagata una volta raggiunto il rifugio, situato a 2.621 metri di altitudine. Fate attenzione perchè ad inizio stagione, come è capitato a noi, potreste incontrare ancora dei tratti con dei nevai che richiedono ancora più cautela.

Il Rifugio Re Alberto, costruito negli anni '20, è una meta ambita dagli escursionisti e dagli alpinisti di tutto il mondo. Situato in una posizione incredibile, proprio sotto le imponenti Torri del Vajolet, offre un panorama che non ha eguali. La terrazza del rifugio è il luogo ideale per riposarsi dopo la salita, gustando un piatto tipico della cucina trentina o semplicemente sorseggiando un caffè caldo. L’atmosfera è unica, come in molti altri rifugi di alta quota, ci si sente immersi in un mondo a parte, lontano dal caos e dalla frenesia della vita quotidiana, in un luogo dove la natura regna sovrana.

La Discesa: Ritorno al Ciampedie
Dopo aver goduto della vista e del meritato riposo al Rifugio Re Alberto, si inizia la discesa. Il ritorno segue lo stesso percorso dell’andata, ma con la discesa che appare meno impegnativa e permette di godere ancora di più del paesaggio circostante. Lungo il cammino, si possono fare brevi soste per scattare fotografie o semplicemente per assaporare la bellezza della natura. Il rientro al Ciampedie segna la conclusione di un’escursione che lascia ricordi indelebili. Ogni passo lungo questo percorso è un invito a esplorare ulteriormente la Val di Fassa, una valle che, con le sue meraviglie naturali e culturali, offre infinite opportunità di scoperta.

Il mio consiglio di soggiorno in Val di Fassa:
Family Hotel Andes
Piaz J.B. Massar, 3
38039 Vigo di Fassa (TN)
sito Web: https://hotelandes.com/
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