Giro del Sassopiatto
- Fabio
- 18 apr 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 gen
Quattro rifugi intorno al Sassopiatto.

Un itinerario classico in cima al Passo Sella, tra alte pareti rocciose e immensi pianori prativi...
il racconto
Vi presento oggi un itinerario intorno al Sassopiatto, un’escursione che ci porterà a toccare alcuni rifugi alpini molto conosciuti dagli amanti del trekking, da intraprendere solo con alle spalle un discreto allenamento in quanto molto lunga e con un dislivello importante. Il punto di partenza più comodo è il Passo Sella, passo alpino raggiungibile sia dalla Val di Fassa che dalla Val Gardena sul versante opposto, dove possiamo lasciare la nostra auto in uno dei diversi parcheggi a pagamento in cima alla strada

Potremmo suddividere il percorso in quattro parti, con un riferimento alla fine di ogni tratta. La prima parte del percorso è quella che partendo dal Passo Sella ci porta al rifugio Demetz, con un dislivello di oltre 700 metri. Il rifugio, posizionato in cima alla forcella del Sassolungo, è incastonato proprio tra il Sassolungo stesso e le Cinquedita, il sentiero che vi sale si fa presto stretto e ripido e gli infiniti tornanti che si ergono davanti a noi non danno un attimo di tregua. La vista che si apre dietro di noi sul gruppo del Sella e sulla Marmolada man mano che si prende quota giustifica lo sforzo fatto. Per chi non volesse sobbarcarsi questa fatica, suggerisco la telecabina che in una decina di minuti raggiunge il rifugio.

Quello appena descritto è sicuramente il tratto più impegnativo perché da questo punto in poi non troviamo più grandi salite, solo la lunghezza del percorso può rendere il rientro difficoltoso. La seconda parte ci porta al rifugio Vicenza, circondato da altissime pareti rocciose in uno scenario mozzafiato. Il rifugio è il punto di partenza ideale per alcune delle vie ferrate più conosciute della zona tra cui la ferrata Oskar Schuster al Sassopiatto e la via normale del “Sassolungo”. Noi ovviamente queste ferrate le lasciamo agli esperti e preferiamo sederci in sala da pranzo e assaporare qualche piatto tipico della zona con un buon bicchiere di vino, anche per accumulare risorse per continuare il percorso.

Inizia a questo punto la terza parte dell’itinerario che tra un saliscendi continuo ci conduce al rifugio Sassopiatto, dal rifugio Vicenza la strada in discesa si apre alle cime dell’Alto Adige ed in particolare sull’altopiano dell’Alpe di Siusi che con i suoi immensi pianori ci accompagna per un buon tratto di strada. Il rifugio è situato sul sentiero Friedrich August, giunti alla meta si apre ai nostri occhi un vero paradiso, incorniciato appunto tra il più vasto altopiano d’Europa, lo Sciliar, e la vista sul gruppo del Sella e la Marmolada che tornano a ricomparire di fronte a noi.

L’ultimo tratto è forse quello più noioso, probabilmente anche per la stanchezza accumulata in precedenza. La vista a questo punto ci porta sulla val Duron che sulla destra ci accompagna per questo rientro alla base di partenza. Mentre la sagoma del gruppo del Sella e della Marmolada si fanno sempre più vicine superiamo l’ultimo rifugio sulla via, il Sandro Pertini, intitolato proprio al presidente della repubblica per il suo amore verso le Dolomiti.

Ancora qualche su e giù e finalmente scorgiamo dietro una curva i tornanti del Passo Sella e il parcheggio dove la mattina abbiamo lasciato la nostra vettura. Come accennavo all’inizio consiglio questo giro a buoni camminatori, non è estremamente difficile, se escludiamo il primo tratto, ma molto molto lungo, i panorami che sa regalare ricompensano comunque della fatica fatta.
Suggerimenti per la sosta:
Rifugio Demetz: https://www.tonidemetz.it/index_ita.html
Rifugio Vicenza: https://www.rifugiovicenza.com/it/
Rifugio Sassopiatto: https://www.rifugiovicenza.com/it/
Rifugio Sandro Pertini: https://www.rifugiopertini.com/
Suggerimenti per il soggiorno:
Hotel Malga Passerella (Moena): http://www.malgapasserella.it/
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