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Soave, tra mura medievali e profumo di vino

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 1 nov
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 1 nov

Adagiato tra le colline veronesi e circondato da distese di vigneti, questo borgo medievale racchiuso da mura merlate regala un viaggio nel tempo tra palazzi antichi, piazze silenziose e l’inconfondibile aroma del suo celebre vino bianco. Impossibile non notarlo percorrendo il tratto dell'autostrada che da Verona conduce a Venezia, la sua sagoma compare maestosa sulla sinistra circondata dalle prime vette alpine con il suo castello sulla sommità del borgo e le sue mura che racchiudono il centro storico.


Soave, le mura di cinta e il castello
le mura di cinta e il castello

L'avevamo già notato più volte e nell'ultimo viaggio del foliage verso l'altopiano di Asiago abbiamo deciso di utilizzarlo come tappa intermedia lungo il percorso. Arrivarci è molto semplice, una volta usciti dall'autostrada A4 Soave S. Bonifacio bastano pochi chilometri per trovarsi a ridosso delle sue mura e delle sue porte d'accesso dove troverete dei comodissimi parcheggi per lasciare l'auto.


Un po’ di storia

Le origini di Soave si perdono nell’epoca romana, ma fu nel Medioevo che il borgo assunse l’aspetto che ancora oggi lo caratterizza. Il suo nome deriva probabilmente dai “Suavi”, una popolazione germanica che si stabilì nella zona. Nel corso dei secoli, Soave passò sotto il dominio degli Scaligeri, dei Visconti e infine della Serenissima Repubblica di Venezia, che contribuì a fortificarla e ad abbellirla con eleganti palazzi. Oggi è uno dei borghi più belli d’Italia, un luogo dove la pietra, le torri e le mura raccontano secoli di storia e di vita contadina.


Soave, il castello scaligero
il castello scaligero

Le sue possenti mura circondano interamente il centro storico e già al di fuori di esse aiuole fiorite e ben curate lasciano presagire l'ordine e la pulizia che si troverà poi anche all'interno del borgo. La porta d'ingresso principale è Porta Verona, incastonata tra le mura ha sul soffitto in questo periodo autunnale centinaia di grappoli d'uva quasi a voler omaggiare il prodotto tipico della zona: il vino Soave. Attraversata la porta si entra in un mondo di stradine lastricate, portici, botteghe artigiane e ristoranti dove potrete degustare i piatti tipici del luogo.


Soave, Porta Verona
Porta Verona

Cosa vedere nel borgo di Soave

La prima tappa ideale è Piazza dell’Antenna, cuore del borgo e luogo di incontro tra abitanti e visitatori. Il nome deriva dall’antico pennone in legno (l’“antenna”) dove, ai tempi della Serenissima, sventolava lo stendardo di San Marco. Qui si affaccia il Palazzo di Giustizia, edificio trecentesco in stile gotico, un tempo sede del tribunale. Le sue eleganti bifore, gli stemmi scaligeri e le arcate in pietra bianca raccontano il passato glorioso di Soave sotto la signoria degli Scaligeri e, successivamente, dei veneziani. Oggi ospita il Municipio, ma conserva intatto il suo fascino medievale.


Soave, Piazza dell'antenna e Palazzo di Giustizia
Piazza dell'antenna e Palazzo di Giustizia

A pochi passi si incontra la Chiesa di San Lorenzo Martire, costruita tra il 1758 e il 1769 su un precedente edificio romanico. L’esterno, sobrio e neoclassico, lascia spazio a un interno luminoso e armonioso, dove spiccano tele settecentesche e un pregevole organo del 1719. Durante le feste patronali, le sue campane scandiscono ancora il ritmo lento della vita di paese.


Soave, Chiesa di San Lorenzo Martire
Chiesa di San Lorenzo Martire

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Proseguendo verso la parte alta del borgo si arriva al Palazzo del Capitano, antica residenza dei rappresentanti veneziani. L’edificio, con il suo porticato rinascimentale e la loggia al primo piano, è oggi sede dell’Enoteca Regionale del Veneto, dove è possibile degustare il vino Soave e scoprire le eccellenze vitivinicole della regione. Le sale interne ospitano eventi, mostre e degustazioni, rendendo questo luogo il punto d’incontro perfetto tra storia e gusto.


Soave, Palazzo del Capitano
Palazzo del Capitano

Per chi desidera un momento di relax, poco prima di raggiungere l'uscita opposta delle mura presso porta Aquila sorge Parco Zanella, dedicato al poeta vicentino Giacomo Zanella, che amava passeggiare tra questi sentieri e trarre ispirazione dalla natura. È un angolo verde di quiete, ideale per respirare il profumo dei tigli e ammirare le mura che si stagliano contro il cielo. In autunno, il foliage colora gli alberi di rosso e oro, offrendo uno dei panorami più suggestivi di Soave.


Soave, Parco Zanella
Parco Zanella

Ma la vera protagonista resta la fortezza che domina dall’alto il borgo: il Castello Scaligero. Costruito intorno al X secolo e ampliato nel Trecento dalla famiglia Della Scala, il castello è un capolavoro di architettura difensiva. La triplice cerchia muraria, che scende fino al centro storico, è tra le meglio conservate del Veneto. Salendo verso la rocca, lungo il sentiero che serpeggia tra vigneti e ulivi, si raggiunge il portale d’ingresso con il ponte levatoio. All’interno si possono visitare il cortile delle armi, la torre del mastio e alcune stanze arredate con mobili d’epoca, armi e reperti medievali. Dalle mura più alte si apre una vista mozzafiato: il borgo ai piedi della collina, le distese di vigneti che brillano al sole e, sullo sfondo, la pianura veronese che sfuma verso l’Adige.


Soave, il castello scaligero
il castello scaligero

Il castello, perfettamente conservato, è oggi visitabile e spesso ospita rievocazioni storiche, matrimoni ed eventi culturali. È il luogo simbolo di Soave, dove la storia incontra la leggenda: si dice che tra le sue mura aleggi ancora lo spirito di una giovane dama, innamorata di un cavaliere e prigioniera del suo destino.


Soave, il castello scaligero, il cortile d'armi e la torre
il castello scaligero, il cortile d'armi e la torre

Sapori e tradizioni

Soave è anche sinonimo di vino. Il Soave DOC e il più pregiato Soave Classico DOCG nascono proprio da queste colline, dove l’uva Garganega trova un terreno vulcanico perfetto per esprimere profumi delicati e un gusto minerale. Assaggiare un calice di Soave in una delle cantine o osterie del borgo, magari accompagnato da un piatto di bigoli con le sarde, da gnocchi con il ragù di corte o da un risotto al vino bianco, è un’esperienza che racchiude tutta l’anima del territorio.

Non mancano poi dolci tipici come la torta di mandorle di Soave, semplice ma profumata, ideale con un bicchiere di Recioto. Come non approfittare di tutte queste prelibatezze! Noi ci siamo fermati per un pranzo all'Antica Trattoria da Amedeo per inframmezzare la visita del borgo con quella del castello.


Soave, il castello scaligero
la vista dalla torre del castello

Un borgo da vivere lentamente

Soave è un luogo che si scopre passo dopo passo. Tra mura medievali e profumo di mosto, tra scorci pittoreschi e sapori autentici, regala la sensazione di un tempo sospeso, dove ogni angolo invita a fermarsi e respirare la storia.


Consiglio finale

Il momento migliore per visitare Soave è in autunno, quando i vigneti si tingono d’oro e le colline sembrano un mare di colori. È la stagione del foliage e delle degustazioni, perfetta per un weekend all’insegna della bellezza e del gusto. Noi abbiamo visitato Soave come vi ho precedentemente detto, nel viaggio di andata verso l'Altopiano di Asiago, se volete leggere il racconto di viaggio completo potete cliccare qui: Foliage tra vino e montagne: quattro giorni tra Soave, Asiago e Marostica

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