Ispra e l'Eremo di Santa Caterina del Sasso
- Elena
- 30 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 27 nov 2023
Un'idea per una gita domenicale nel basso Verbano.

Tra cultura e natura sulle sponde orientali del Lago Maggiore, dall'Eremo di Santa Caterina del Sasso alla passeggiata dell'amore di Ispra.
Il racconto
Oggi finalmente dopo giorni di tempo nuvoloso e triste, il cielo si colora di azzurro. Fa freddo, molto freddo per i nostri gusti, ma decidiamo comunque di fare una gita al lago, esattamente al Lago Maggiore, sulla sponda varesotta, che conosciamo poco. Qualche anno fa avevamo scoperto Angera, oggi puntiamo su Ispra e soprattutto sull'Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Ne abbiamo sentito parlare spesso e avevamo già pensato di visitarlo qualche tempo fa, ma come ci si comporta sempre con le opportunità che ci sono accanto, l'avevamo accantonato per un progetto a più lungo raggio. Tanto è vicino a casa, ci possiamo andare quando vogliamo!! Pessimo pensiero, perchè se anche oggi lo avessimo seguito ci saremmo persi per l'ennesima volta l'occasione di vedere qualcosa di veramente bello e affascinante e per di più vicino a casa.

L'Eremo è aggrappato ad una roccia perpendicolare che si tuffa direttamente nel lago e già solo vederlo così ci si chiede come sia possibile. Si trova a Leggiuno, un piccolo borgo vicino ad Ispra ed è accessibile grazie a un comodo parcheggio da dove, lasciata l'auto, si prende una strada che in breve porta all'ingresso da cui scende la scalinata composta da 268 scalini, che zizzagando tra roccia e palme permette di raggiungere il complesso. La discesa, anche se un po' faticosa, è sicuramente da fare perchè regala scorci e panoramiche sul lago veramente imperdibili, soprattutto in questi giorni in cui le cime più lontane sono tutte innevate. Per la salita? nessun problema, se non volete ripercorrere gli scalini in salita, c'è un comodo ascensore che in pochissimi istanti riporta in cima.

Un po' di storia: secondo la tradizione l'eremo nacque grazie al beato Alberto Besozzi, un ricco mercante, che dopo essere scampato ad un naufragio, decide di ritirarsi in questo luogo per vivere da eremita. Qui fece edificare una cappella che riproduceva le dimensioni di quella costruita sul Sinai per Santa Caterina d'Egitto. A questa cappella nei secoli vennero affiancate due chiese, San Nicola e santa Maria Nova. Oggi nell'eremo si trovano gli oblati benedettini

Un'episodio straordinario accadde nel settecento: cinque massi caddero sulla chiesa, ma vennero trattenuti dalla volta della cappella rimanendo sospesi per quasi due secoli. Poi nel 1910 furono rimossi. Questi sassi potrebbero aver influenzato il nome dell'eremo "Santa Caterina del Sasso Ballaro". Nel sacello si conservano le reliquie del beato Alberto Besozzi.

Una volta conclusa la visita abbiamo deciso di fare tappa ad Ispra, curiosi di percorrere la via dell'amore che, partendo dal lungo lago con le poesie vincitrici, anno dopo anno, del concorso letterario bandito dal comune in onore di Mario Berrino, costeggia il lago, attraverso un sentiero acciottolato e una serie di passerelle. Lungo il percorso in piano, anche se non proprio agevole, si incontra anche un'antica darsena risalente all'ottocento.

Al termine del percorso si trovano degli scalini, superati i quali si può scegliere di arrivare fino alle fornaci o tornare in centro. Noi abbiamo optato per la seconda opzione, la pancia iniziava a reclamare, e così ci siamo diretti verso una piccola ma interessante osteria a pochi passi dalla piazza principale.
Sarebbe bello tornare in primavera, perchè diciamolo, faceva veramente freddo!

Dove fermarsi a mangiare a Ispra?
Osteria Del Lago
Via Milite Ignoto, 81
21027 Ispra VA
Comments