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Paesaggi tra le colline torinesi.

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 31 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Dal colle di Superga, alla Villa della Regina con passeggiata sotto la mole Antonelliana.



Un itinerario molto interessante per diversi motivi che consigliamo di fare anche in giornata, un percorso tra le colline torinesi che ci ha portato dal colle di Superga, alla Villa della Regina e si è concluso sotto la mole Antonelliana.

il racconto

Il nostro programma prevedeva di partire dalla Villa della Regina, per poter poi giungere a Superga per l’ora di pranzo e approfittare dei tanti agriturismi dei dintorni; purtroppo, dovendo prenotare l’ingresso per via delle restrizioni Covid, abbiamo dovuto invertire il tutto, ma è andata bene così!!. Il colle di Superga nel corso della mattinata si è sempre più animato, cosa che ha creato via via sempre più caos…

La Basilica è veramente maestosa!!! Già lungo la strada (noi ci siamo arrivati da Chieri) la si vedeva stagliarsi in cima al colle e man mano che ci si avvicinava si poteva vedere che essa non era composta solo dalla chiesa, ma anche da un imponente monastero in mattoni rossi.

Fu Vittorio Amedeo a volerne l’edificazione, come ex voto per la grazia chiesta alla Madonna di vincere l’assedio contro i francesi nel 1702; la statua della Madonna a cui si rivolse Vittorio Amedeo proprio su quel colle è conservata nella Basilica.

Per la costruzione dell’edificio fu ingaggiato Filippo Juvarra, un architetto messinese, che lo stesso Vittorio Amedeo aveva conosciuto recandosi in Sicilia, una volta nominato re di Sardegna e Sicilia.

All’interno della chiesa, nella cripta, si trovano i sepolcri di re, regine e principi divisi in più sale: la sala delle Regine, degli Infanti e dei Re. Di notevole interesse storico-artistico sono il sepolcro di Carlo Alberto, quello di Vittorio Amedeo II e l’altare della Pietà ; ma anche la personificazione della Carità, monumento che ritrae Maria Teresa di Toscana, il monumento che ritrae Maria Adelaide d’Asburgo, morta a solo trentatre anni e quello a Maria Vittoria dal Pozzo, moglie di Amedeo Ferdinando.

Sono poi di particolare interesse il chiostro, con la sua doppia sequenza di archi, il giardino all’italiana a motivo di labirinto e il gradevole pozzo, gli appartamenti reali e la chiesa, dalla cui cupola, raggiungibile salendo ben 131 scalini, si può dominare tutta Torino.

Un altro unicum della basilica è rappresentato dalla sala dei papi: un antico refettorio che contiene i ritratti di tutti i papi, tra cui anche quello attuale.

La Villa della Regina è anch’essa in affaccio sulla città ed è una delle più importanti residenze sabaude, pur avendo in passato attraversato diverse vicissitudini e cambi d’uso (fu usata come Istituto Nazionale delle figlie dei militari e fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1942/1943).

Questa dimora reale non è notevole solo per gli appartamenti del re e della regina ( ci sono piaciuti tantissimo i gabinetti cinesi e il salone centrale), ma anche per il giardino esteso ad anfiteatro, organizzato su tre livelli intervallati da cascate e fontane e circondato dalla corona boscosa, che un tempo fu una vigna della quale si conserva tuttora una porzione che produce un ottimo vino.

L’ultima parte della nostra giornata l’abbiamo trascorsa pranzando in uno dei ristorantini presenti lungo il Po' e girovagando da piazza Vittorio Veneto fino alla base della mole Antonelliana.

Una splendida conclusione per una gita decisamente gradevole!!

Se potete però il consiglio è quello di evitare la domenica, avrete sicuramente maggiore possibilità di scelta per il pranzo nei diversi ristoranti di Torino.




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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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