Panorami dalla Maremma, cosa vedere in una settimana.
- Fabio
- 17 set 2024
- Tempo di lettura: 7 min
Una vacanza tra borghi, mare e terme in una settimana di settembre.

Da Scansano ai borghi nel tufo di Sorano e Sovana passando per le Terme di Saturnia, ai borghi di Magliano e Pereta fin giù verso il mare dell'Argentario.
Il racconto
Vi racconto in questo articolo cosa vedere in una settimana in Toscana esattamente nella zona della Maremma a sud di Grosseto. Quest'area, quasi al confine con il Lazio, è caratterizzata da dolci colline coltivate alternativamente a vite e ulivi e ci ha stupiti soprattutto per l'ordine con cui sono tenuti i campi e per le strade sulle quali potrete guidare per chilometri e chilometri senza incontrare anima viva. Altra caratteristica di questo territorio sono i cipressi, come non pensare alla Toscana senza un'immagine come questa!

Iniziamo con ordine, indicando la base del nostro soggiorno: Scansano. L'abbiamo scelto come punto centrale della zona che volevamo esplorare per poter raggiungere i vari punti senza grosse distanze, non superando mai i 30/40 chilometri sia verso nord (Sorano, Sovana, Saturnia) che verso sud (Monte Argentario). Scansano è un piccolo borgo che vanta antiche mura medievali, vicoli suggestivi e chiese storiche ed è la patria del famoso Morellino di Scansano un vino prodotto principalmente da uve Sangiovese dal colore rubino intenso, con profumi di frutti rossi, spezie e note floreali, morbido e corposo, con tannini eleganti e una buona persistenza, ottimo con carni e formaggi, anch'essi prodotti tipici della zona.

Ma veniamo al racconto dettagliato della settimana che vi voglio raccontare con tutte le tappe giornaliere per permettervi di capire le distanze ed eventualmente prendere spunto per un vostro viaggio.
Giorno1: Abbiamo voluto dedicare il primo giorno al relax e ci siamo subito diretti verso il mare ed esattamente verso il Parco della Maremma ad Alberese, un'area protetta dove la natura è rimasta intatta e dove potrete passeggiare su una spiaggia chilometrica incontaminata o all'interno di una pineta selvaggia di seicento ettari tra i profumi, i colori e il silenzio rotto solo a volte dal rumore delle onde. L'accesso a questa zona è regolamentato e a pagamento e una volta raggiunta la spiaggia avrete a disposizione un comodo parcheggio, un centro visite e un'area attrezzata con zona ristoro. Qui potrete trascorrere l'intera giornata ma se avanzate qualche ora di tempo potete anche dirigervi verso la laguna di Orbetello per scattare qualche bella foto al mulino simbolo della città.
Se volete dettagli maggiori sul Parco li potete trovare a questo link: https://parco-maremma.it/

Giorno 2: Scendendo da Scansano verso il mare ci siamo accorti di due paesi che non potevano non meritare una sosta, si tratta di Pereta e Magliano in Toscana. Pereta è un piccolo borgo medievale posizionato su una collina che offre viste mozzafiato sulle alture circostanti e sulla costa tirrenica. Caratterizzato da stradine acciottolate, case in pietra e un'atmosfera tranquilla, il paese è circondato da uliveti e vigneti, e conserva ancora le sue antiche mura difensive. Tra i suoi edifici più importanti spicca la Chiesa di San Giovanni Battista e la Porta di Ponente, un mirabile esempio di architettura militare. E' un luogo perfetto per chi cerca pace, autenticità e la bellezza del paesaggio toscano. Una curiosità: il toponimo Pereta deriva con ogni probabilità dalla diffusa coltivazione di peri della zona come testimonia lo stemma comunale.

Poco oltre scendendo verso la costa incontriamo il borgo di Magliano in Toscana. Le sue antiche mura ben conservate, risalenti al XIII secolo, circondano il centro storico, ricco di strade strette e piazze pittoresche. Le mura possono essere in parte percorse a piedi con begli scorci fin verso l'Argentario. Tra i principali punti d'interesse ci sono la Chiesa di San Giovanni Battista e la Pieve di San Martino.

Poco distante da Magliano vi suggerisco una breve deviazione verso il Monastero di San Bruzio sulla strada che conduce verso Sant'Andrea. Oggi sono visibili purtroppo solo i resti della costruzione iniziata intorno all'anno 1000 dai Benedettini e terminata verso la fine del XII secolo. Suggestiva è anche la posizione della chiesa che appare in lontananza tra piantagioni di ulivi secolari. Per terminare la giornata, qualche ora di relax sulla spiaggia della Feniglia verso l'Argentario.

La Feniglia non è solo una spiaggia, ma un'area protetta che comprende anche una zona interna immersa tra i pini marittimi dove si snoda un sentiero da percorrere a piedi o in bicicletta dove possibile incontrare diversi esemplari di fauna selvatica. La spiaggia, lunga circa sei chilometri, è raggiungibile lasciando l'auto o ad Ansedonia verso la terraferma o a Poggio Pertuso verso il Monte Argentario, in entrambe le zone si trovano inizialmente alcuni stabilimenti balneari ma camminando un poco verso il centro il paesaggio si fa sempre più selvaggio e solitario dando l'impressione di essere finiti in un'isola sperduta in mezzo al mare.

Giorno 3: Dedichiamo la giornata di oggi alla zona a sud est di Scansano, ossia quella più al confine con il Lazio. L'itinerario inizia con una breve sosta alle Terme di Saturnia per provare l'emozione di lasciarsi cullare dalle acque solforose che sgorgano dalla terra a una temperatura costante di 37,5 gradi. Qui è presente uno stabilimento termale a pagamento ma anche una zona a libero accesso, le cascate del Mulino, dove si sono formate delle vasche naturali che ricevono le acque tramite delle imponenti cascate a valle delle terme. Il tempo da dedicare a questo luogo ovviamente varia a seconda del programma della giornata, anche solo una mezza mattinata può comunque essere sufficiente per poi dedicare il resto del tempo ad altre visite. Noi abbiamo trascorso forse un'ora o poco più per poi dirigerci verso Montemerano, il borgo dalle tre cinta murarie.

Montemerano è stato da poco inserito nel circuito dei "Borghi più belli d'Italia" e non a caso, tra le sue vie si respira ancora l'atmosfera medievale di un tempo, gli stretti vicoli e gli antichi palazzi fanno da cornice ad un borgo di grande bellezza e ad un panorama che spazia dalle campagne alle colline maremmane ricche di vigneti ed uliveti. Molto bella la Chiesa di San Giorgio che troverete subito dopo aver varcato la prima cinta muraria, ma l'angolo sicuramente più suggestivo è la piazza del Castello, alla sommità del borgo, si tratta della vecchia piazza d'armi, dove si addestravano i giovani cavalieri. Scenografica la sua vista dall'arco di ingresso.

Una sosta in spiaggia a sud dell'Argentario per il pranzo al sacco e poi ultima tappa della giornata in un luogo particolarissimo: il Giardino dei tarocchi. un luogo surreale e magico, dove arte e natura si fondono in un'esperienza unica e visionaria. L'idea di questo parco vicino a Capalbio è opera di Niki de Saint Phalle, ispirata da un suo viaggio a Barcellona al Parc Guell. Si tratta di un parco artistico dove tra boschi e ulivi svettano imponenti sculture colorate che rappresentano le 22 carte degli Arcani Maggiori dei tarocchi.

Giorno 4: Abbiamo dedicato la giornata alla scoperta dell'Argentario anche se il cattivo tempo ha un po' scombinato i nostri piani. La prima tappa è stata Orbetello, la porta di accesso verso il promontorio, una cittadina abbastanza moderna rispetto a tutti gli altri borghi dell'entroterra, ma che conserva ancora le antiche mura e le porte di ingresso al centro storico. Qui vi potete concedere una passeggiata lungo la sua via principale pedonabile ricca di negozi e locali e un giro intorno alle mura con vista sulla laguna che circonda l'abitato fino a raggiungere il vecchio mulino, simbolo di Orbetello, immerso nelle acque della laguna di ponente.

Attraversato il ponte sulla laguna si raggiunge sulla sinistra Porto Ercole una delle località più esclusive della Toscana che grazie alla presenza di un porticciolo turistico è in grado di attrarre molti yacht e imbarcazioni private durante la stagione estiva. Alla zona più moderna sul mare si contrappone il centro storico arroccato sulla collina raggiungibile mediante una comoda scalinata. Nella zona da non perdere una visita ai due forti che dominano dall'alto il paesaggio, la Fortezza Spagnola e il Forte Stella, con belle viste sulla spiaggia della Feniglia.

Proseguendo la strada diventa sterrata ma rimane comunque percorribile e permette di compiere l'intero giro del promontorio arrivando fino a Porto Santo Stefano. Dalla cima il panorama è magnifico e lo sguardo spazia fino alla vicina Isola del Giglio, di questo però purtroppo ne abbiamo solo sentito parlare perchè il cattivo tempo ci ha obbligato a rientrare per la stessa strada, sarà quindi da vedere la prossima volta!

Giorno 5: Giornata dedicata ai borghi di Sorano e Sovana che insieme con Pitigliano sono conosciuti come i borghi nel tufo. Sorano, è un affascinante borgo medievale che sorge su una spettacolare rupe di tufo, noto per il suo intricato labirinto di vicoli, architettura in pietra e panorami mozzafiato. La storia del paese affonda le radici nell'epoca etrusca, testimoniata dalle suggestive Vie Cave, antichi percorsi scavati nella roccia. Il cuore di Sorano è dominato dalla maestosa Fortezza Orsini, che veglia sul borgo e ne racconta il passato feudale. E' anche rinomato per le sue acque termali nel cui stabilimento potrete trascorrere se volete una mezza giornata dopo la visita del borgo.

Poco distante da Sorano sorge Sovana, anch'esso un gioiello di origine etrusca, fu un centro nevralgico del territorio nel medioevo e conserva un'architettura intatta con la sua magnifica Piazza del Pretorio, circondata da edifici storici come il Palazzo dell'Archivio e la Chiesa di Santa Maria. A pochi passi dal borgo si trova la splendida Cattedrale di San Pietro, con influenze romaniche e gotiche oggi uno degli edifici di culto più importanti di tutta la Toscana. Sovana è anche famosa per le sue necropoli etrusche e, come per Sorano, per le Vie Cave. Rispetto agli altri borghi visitati non è arroccato su una rupe ma appare come costruito in pianura su di un altopiano di tufo e quindi totalmente pianeggiante.

Giorno 6: Giornata dedicata in parte alla cultura e in parte al relax in spiaggia per terminare la settimana. La mattina la dedichiamo a Capalbio borgo posizionato all'estremo sud della Maremma, circondato da una possente cinta muraria regala belle viste sulla costa poco distante. Passeggiando tra i suoi vicoli, si possono ammirare la Rocca Aldobrandesca, simbolo del potere feudale, e la Chiesa di San Nicola. Scenografica è la sua porta d'ingresso che conduce alle strette vie del paese che si alternano a piccole piazze abbellite da piante e fiori. Prima dell'ingresso al paese una terrazza panoramica invita a soffermarsi per ammirare il panorama sul mare sorseggiando un aperitivo.

Capalbio è rinomato anche per la vicina Oasi di Burano, una riserva naturale, che comprende un lago e una lunghissima spiaggia di sabbia comoda da raggiungere e anche poco affollata se avrete voglia di camminare un poco oltre gli stabilimenti balneari. Proprio qui abbiamo terminato in tranquillità la nostra settimana di vacanza, con un pomeriggio in relax ad attendere i colori del tramonto.

Spero che il diario di viaggio vi sia piaciuto e possa essere di ispirazione per una vostra prossima vacanza
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