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Santa Maria delle Grazie e i fiori di loto sul Mincio

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 24 lug 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 25 lug 2024

Una giornata in uno dei borghi più belli d'Italia adagiato sulle sponde del Mincio.


Santa Maria delle Grazie
Santa Maria delle Grazie

Poco distante da Mantova due esperienze da vivere insieme nella stessa giornata, tra cultura religiosa nel Santuario di Santa Maria delle Grazie e natura per ammirare i fiori di loto sul Mincio.

Il racconto


Vi racconto in questo articolo due esperienze completamente diverse tra di loro che possono essere vissute nella stessa giornata: la visita al Santuario di Santa Maria delle Grazie e la navigazione sul Mincio per ammirare la fioritura dei fiori di loto. Ci troviamo a Grazie di Curtatone nella pianura mantovana a pochi chilometri dal capoluogo, dove sorge il Santuario e da dove partono i battelli per il lento viaggio sul fiume verso Mantova. Lasciamo l'auto nel grande piazzale della chiesa e partiamo alla scoperta di queste due piccole gemme.


Santa Maria delle Grazie
Santa Maria delle Grazie

Storia e Origini di Santa Maria delle Grazie

Il Santuario di Santa Maria delle Grazie è un gioiello architettonico e spirituale di notevole importanza, luogo di culto conosciuto per la sua bellezza artistica e per la devozione che lo circonda, ha una storia affascinante che risale al XIV secolo. La sua costruzione iniziò nel 1399 per volere di Francesco I Gonzaga, signore di Mantova, come atto di ringraziamento alla Vergine Maria per aver risparmiato la città dalla peste. L'opera fu affidata all'architetto Bartolino da Novara, già noto per aver lavorato al Castello di Ferrara, completata in pochi anni venne consacrata nel 1406.


Santa Maria delle Grazie
Santa Maria delle Grazie

Architettura

L'edificio è un esempio significativo di architettura gotica lombarda. La facciata è caratterizzata da un grande rosone e da un portale decorato con sculture che rappresentano scene della vita della Vergine Maria. All'interno, la chiesa presenta una pianta a croce latina con una navata unica e cappelle laterali, decorate con affreschi e sculture di grande pregio.


L'interno della chiesa
L'interno della chiesa

Uno degli elementi più singolari del santuario è l'interno, che ospita una ricca collezione di ex voto e figure votive. Queste figure, spesso rappresentazioni di persone in preghiera o di situazioni drammatiche, sono realizzate in diversi materiali come cera, legno e terracotta e testimoniano grazie ricevute e miracoli attribuiti alla Vergine delle Grazie. Il presbiterio è dominato da un imponente altare maggiore, sopra il quale è collocata la statua della Madonna. Questa scultura, rivestita di una sontuosa veste dorata, è il fulcro della devozione dei fedeli. Gli affreschi e le decorazioni pittoriche, opera di artisti come Lorenzo Costa il Vecchio e il Mantegna, contribuiscono a creare un'atmosfera di grande spiritualità e bellezza.


L'altare maggiore
L'altare maggiore

La chiesa ospita anche un'altra particolarità: si tratta di un vero e proprio coccodrillo imbalsamato, appeso al soffitto che è stato aggiunto nel santuario intorno al XV – XVI secolo. Una leggenda narra che questo edificio fu costruito per volere del popolo, che desiderava ringraziare la Madonna di averlo liberato da un coccodrillo divoratore di uomini che infestava le paludi del posto. Pare però improbabile che un coccodrillo abbia potuto sopravvivere nelle paludi mantovane per cui c’è chi spiega questo “cimelio” con un dono esotico messo a disposizione dei frati che risiedevano qui per incuriosire ed attirare i fedeli … Ancora, potrebbe essere una prova delle capacità di mummificazione dei monaci, che dimostravano così anche la loro abilità nel confezionare preparati farmaceutici a base di prodotti naturali.


Il coccodrillo appeso al soffitto
Il coccodrillo appeso al soffitto

Feste e Tradizioni

Il santuario è anche il cuore di numerose feste e tradizioni religiose. La più importante è la Festa delle Grazie, che si celebra ogni anno il 15 agosto, giorno dell'Assunzione di Maria. In questa occasione, migliaia di pellegrini si recano al santuario per partecipare alle celebrazioni liturgiche e per assistere alla famosa "Fiera delle Grazie", una tradizione che risale al Medioevo. La fiera è nota per i madonnari, artisti di strada che realizzano splendidi disegni a gesso sul selciato del piazzale del santuario.


Il piazzale della chiesa
Il piazzale della chiesa

Terminata la visita del Santuario varchiamo la porta a volta sulla destra del porticato ed entriamo in un luogo magico: un parco con alberi secolari è il preludio dello spettacolo che si mostrerà ai nostri occhi. Il Mincio, nel punto in cui rallenta la sua corsa, è diventato l'habitat di una miriade di piante di fiori di loto che in estate con la loro fioritura danno l'impressione di essere giunti in Oriente. Da questo punto la piccola compagnia di navigazione dei Barcaioli del Mincio effettua diversi tipi di crociere tra i canali verso Mantova e il lago superiore.


L'imbarco per la crociera sul Mincio
L'imbarco per la crociera sul Mincio

La lenta navigazione permette di ammirare un vero spettacolo della natura e le dettagliate spiegazioni della guida permettono di capire e scoprire le reali origini di questo insolito fiore non tipico della zona. Durante la fioritura, che avviene tra giugno e settembre, le acque del fiume si trasformano in un tappeto di fiori colorati, creando un paesaggio di straordinaria bellezza che attira numerosi visitatori, fotografi e naturalisti. Oltre al loro impatto estetico, i fiori di loto svolgono un ruolo importante nell'ecosistema acquatico. Le loro ampie foglie offrono riparo e protezione a numerose specie di pesci e invertebrati, mentre i fiori forniscono una fonte di nettare per vari insetti impollinatori.


L'inizio della navigazione
L'inizio della navigazione

Origini dei fiori di loto sul Mincio

Non è chiaro come queste piante siano giunte fino a Mantova, c’è chi ne riconduce la presenza ai missionari Saveriani di Parma, gli stessi che nel 1914 decisero di impiegare la fecola ottenuta dai rizomi per realizzare del cibo, ispirandosi alla tradizione secolare cinese. C'é chi pensa che la loro presenza sia legata a un'antica leggenda, che narra le vicende di una giovane donna di origini orientali intenta a specchiarsi e ad ammirare le acque del lago.

Una distrazione la fece scivolare nelle profondità dello stesso inghiottendola per sempre, un evento che devastò il compagno presente durante la disgrazia. Secondo le narrazioni il giovane sparse nel lago i semi del fiore di loto, così che la presenza e il profumo celebrassero annualmente il ricordo dell'amata, per poi gettarsi a sua volta nelle acque e morire con lei. Una vicenda triste, una leggenda che celebra la sofferenza della perdita e il ricordo dell'assenza.


I fiori di loto
I fiori di loto

In realtà l'ipotesi più probabile sembra quella che nel 1921, fu Anna Maria Pellegreffi, laureata in Scienze Naturali, a occuparsi di trapiantare i rizomi dei fiori di loto nel Lago Superiore di Mantova, per studiarne proprietà e caratteristiche. Da qui le piante altamente infestanti hanno iniziato a proliferare e a diffondersi ovunque dalle rive al centro del fiume divenendo parte integrante della flora del lago.


Il lago Superiore di Mantova
Il lago Superiore di Mantova

Agli occhi tutto questo è sicuramente una meraviglia, ma ascoltando attentamente le spiegazioni della guida vi renderete conto che purtroppo non è tutto oro quello che luccica. Non vi anticipo nulla in questo articolo perchè voglio lasciare in voi la curiosità di scoprire da soli gli aspetti, purtroppo negativi, di questo fenomeno insolito per le nostre zone.


Vi suggerisco come al solito una struttura comoda dove soggiornare se volete abbinare a questa giornata anche la visita di Sabbioneta di cui vi ho parlato in un precedente articolo: https://www.lavaligiasottoilletto.com/post/sabbioneta-la-citt%C3%A0-ideale-del-rinascimento


Hotel Villa dei Tigli 920 Liberty Resort

46040 Rodigo (Mantova)


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Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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