Valle d'Aosta, week end tra due laghi.
- Fabio
- 17 giu 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Dalla diga di Place Moulin al Ghiacciaio del Miage.

Un week end alla scoperta di due laghi al fresco delle montagne della Valpelline.
il racconto
La Valpelline è una valle laterale che si incontra salendo verso il Colle del Gran San Bernardo, molto semplice da raggiungere in quanto collegata ad Aosta da due lunghi tunnel che in pochi minuti ci portano in quota immersi in un paesaggio alpino. Non molto sfruttata turisticamente, Valpelline ne è il centro principale, ma disseminati lungo la valle possiamo trovare tanti altri piccoli centri dove prevalgono ancora le attività di una volta e dove sorgono tanti piccoli agriturismi dove poter soggiornare e dove gustare i piatti tipici valdostani.

Consiglio per un week end romantico Le Petit Relais, una struttura di Charme poco fuori il capoluogo sulla strada verso Ollomont: si tratta di un piccolo hotel di sole 6 stanze gestito a livello familiare in maniera impeccabile. Pulizia, cortesia e cura dei particolari ne fanno un piccolo gioiello impreziosito dalla bellissima piscina nel giardino di fronte alla struttura, dove potersi rilassare qualche ora dopo una dura passeggiata. La quiete che vi si respira ne sono un ulteriore pregio.

La zona si presta a diversi tipi di passeggiate, semplici o più impegnative, a seconda delle proprie capacità. Le due soluzioni più impegnative sono sicuramente il rifugio Aosta e il Rifugio Nacamuli raggiungibili dalla diga di Place Moulin in oltre tre ore di cammino in salita, più semplice invece il rifugio Champillon al quale si accede dopo aver lasciato l’auto a Plan Detruit percorrendo un brevissimo tragitto a piedi attraverso il sentiero che si snoda per circa un'ora tra i boschi e le montagne della conca di Champillon.

Il nostro fine settimana era programmato per una passeggiata molto semplice il primo giorno e una leggermente più impegnativa per la domenica. Iniziamo con il sabato quando la nostra meta è il rifugio Prarayer. Con l’auto saliamo verso la diga di Place Moulin che si raggiunge in circa venti minuti da Valpelline, si tratta della diga ad arco più alta d’Europa che ha permesso la formazione di uno dei laghi più affascinanti dell’arco alpino; qui è possibile parcheggiare comodamente o lungo la strada o nel parcheggio appositamente costruito e riparato con solo 2 euro e 50 per l’intera giornata. Inizia qui il sentiero che senza particolari pendenze, anzi, praticamente pianeggiante, costeggia tutto il lago per circa 5 chilometri, in parte riparato dalle piante in parte esposto, sentiero lungo il quale si incontrano diverse cascate e che in circa un ora ci porta a raggiungere il rifugio. Il panorama è ampio e spazia su tutto il lago che nei primi mesi dell’estate ha ancora un colore verde grigiastro essendo riempito dalle acque che scendono dai ghiacciai, e in questo periodo è ancora molto basso; se volete vederlo nella sua massima altezza occorre farvi vista nel mese di settembre quando tutta la neve ormai sciolta ne innalza di molto il livello.

Una volta giunti all’abitato di Prarayer, è possibile proseguire in direzione degli altri rifugi o sostare per un pranzo o una merenda a base di salumi e formaggi e un buon bicchiere di vino, indovinate cosa abbiamo fatto noi?

Rifocillati, riprendiamo la via del ritorno per goderci un paio d’ore di relax e sole in piscina prima ovviamente della cena nel piccolo ristorante dell’hotel.

La domenica, dopo la colazione, riprendiamo l’auto e lasciamo la Valpelline in direzione di Courmayeur e della Val Veny, che può essere raggiunta in poco meno di un’ora di auto utilizzando la comoda superstrada che parte da Aosta. La Val Veny è la valle laterale sinistra proprio sotto le altissime pareti del Monte Bianco, dominata dai suoi maestosi ghiacciai. Si prosegue con l’auto fino a La Visaille e poi a piedi sulla strada asfaltata in continua salita fino alla località Combal. La strada costeggia per tutta la sua lunghezza il torrente fino a raggiungere un ponticello che prelude ad un immenso altopiano in questa stagione ricoperto da acqua, oltrepassando il ponte si può raggiungere il rifugio Elisabetta, mentre svoltando verso destra e risalendo ancora un poco si raggiunge la morena oltre la quale compare il lago Miage.

Si tratta di un lago glaciale, formatosi appunto dallo scioglimento e dallo spostamento del ghiacciaio del Miage, quindi in continua evoluzione. E’ facile, fermandosi per qualche tempo, vedere la caduta di grossi massi o di blocchi di ghiaccio nelle sue acque, un fenomeno particolare che vale la pena di ammirare.
Raggiungere il lago dal punto in cui si lascia l’auto richiede circa un’ora o poco più in base alla propria andatura, è possibile poi rifocillarsi in discesa al rifugio Combal o più a valle al rifugio La Zerotta magari con un buon piatto di crespelle alla valdostana!

un suggerimento per il soggiorno:
Valpelline - Le Petit Relais: https://www.petitrelaisvaldaosta.it/
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