Camminata in Val Venegia ai piedi delle Dolomiti
- Fabio

- 27 apr 2024
- Tempo di lettura: 4 min
La piccola valle dal fascino selvaggio.

Da Malga Venegia a Malga Venegiota fin su verso la Baita Segantini al cospetto delle imponenti Pale di San Martino.
Il racconto
Un giardino botanico naturale, una camminata iniziale immersi in un fitto bosco, per raggiungere poi le imponenti Pale di San Martino, malghe e rifugi di montagna, sono solo alcuni degli ingredienti che ci riserva la Val Venegia, un piccolo gioiello tutto da assaporare.
Dove siamo: ci troviamo nella zona settentrionale del Parco Paneveggio Pale di San Martino, in una valle di origine glaciale attraversata dai torrenti Travignolo e Vallazza. Ci si arriva sia dalla Val di Fiemme passando da Predazzo e dirigendosi verso il Passo Rolle, sia dal Primiero oltrepassando il passo e seguendo poi le indicazioni Val Venegia, Pian dei Casoni.

Parcheggiare l'auto qui è molto semplice, troverete un comodo parcheggio proprio all'inizio del sentiero che vi condurrà prima alla Malga Venegia e poi alla Malga Venegiota. Il primo tratto fino alla prima malga è una comoda strada carrozzabile in leggera salita facilmente percorribile per tutti, anche famiglie con bambini e passeggini al seguito. Camminerete in mezzo al bosco costeggiando le limpide acque dei due torrenti che scendono verso valle, in un sentiero ombreggiato e con l'aria frizzante delle prime ore della mattina.

Prima tappa la Malga Venegia che si trova sulla sinistra poco dopo l'uscita dal bosco, è il primo punto di ristoro che si raggiunge dopo circa mezz'ora di cammino dal parcheggio. Ottimo punto di sosta per chi non vuole camminare ma solo ammirare lo splendido paesaggio che da questo punto si comincia ad intravedere. Qui troverete ottimi piatti della cucina locale che potrete gustare nell'ampia veranda affacciata sui monti. Per chi ama invece l'escursionismo il sentiero procede oltre verso le alte vette.

Da qui la valle si apre sempre più, i boschi lasciano spazio a vaste aree prative e le vette delle Pale di San Martino si avvicinano sempre più in un paesaggio sempre più aspro e caratteristico dell'alta montagna. Dai 1778 metri della Malga Venegia, raggiungiamo con un sentiero ancora senza difficoltà e con 30 minuti di cammino, i 1824 metri della Malga Venegiota.

L'ultimo tratto è sicuramente quello più lungo e impegnativo per il suo dislivello anche se non presenta difficoltà particolari in quanto si snoda su un sentiero ampio e ben tenuto, si devono superare 350 metri in salita per arrivare ai 2200 della Baita Segantini. Questo ultimo tratto, ma soprattutto la meta finale, meritano la fatica fatta per arrivare, il tutto si snoda in un ambiente circondato dalle Pale di San Martino che si fanno sempre più vicine e imponenti.

La Baita sorge in un luogo incantevole, circondata da verdi prati e poco sopra un piccolo specchio d'acqua, con sullo sfondo una delle catene montuose più belle di tutte le Dolomiti, si tratta infatti non a caso di uno dei panorami più fotografati delle Alpi. La Baita fu costruita nel 1936 dall'artista Alfredo Paluselli ricavandola da un Tabià, qui egli visse in solitudine per 35 anni ispirandosi a questi paesaggi per le sue opere. Oggi è un rifugio di montagna tra i più conosciuti e ammirati dagli appassionati.

Per ritornare alla base è possibile ripercorrere lo stesso sentiero o un itinerario circolare che passando per la Malga Juribello permette di arrivare direttamente al parcheggio.
Per svolgere questo itinerario i paesi più vicini dove soggiornare sono sicuramente Bellamonte o Predazzo, in alternativa San Martino di Castrozza.
In questo articolo vi suggerisco come base per questo itinerario un hotel nel centro di uno dei paesi principali della Val di Fiemme, l'Active Hotel Ancora di Predazzo.

Dalla posizione centrale nel paese deriva il suo nome: era infatti preso come punto di appoggio dai viandanti con la funzione di approdo per il cambio dei cavalli. Oggi, sapientemente gestito dalla famiglia Craffonara, fa dell'equilibrio, della trasparenza e della cordialità i sui punti di forza. Nel ristorante troverete l'eccellenza dei prodotti tipici della Val di Fiemme con cene gourmet accompagnate dalle migliori etichette di vini della zona. Un'ottima merenda pomeridiana vi aspetterà invece al rientro da una camminata estiva o da una sciata invernale.

La chicca dell'hotel è la sua Spa, dove potrete immergervi in un'atmosfera raffinata per dare bellezza e serenità a corpo e spirito. Una sauna finlandese, un bagno turco, una salutare secchiata d'acqua rigenerante, per poi passare al relax della panca anatomica riscaldata, vi regaleranno così l'equilibrio psicofisico desiderato.

Il mood dell'Ancora è l'Active. Specializzati in escursioni sia per l'estate che per l'inverno, l'hotel mette anche a disposizione una guida interna di fiducia per scoprire questo itinerario ma anche tutte le altre aree nei dintorni, cime incontaminate e itinerari più ostici della catena montuosa patrimonio UNESCO. Con la sua empatia, la guida Beppe riesce a coinvolgere i clienti in “imprese” che mai avrebbero pensato di riuscire a fare. Il loro motto è “Non pensare… lasciati guidare”, garantendo così un benessere a 360°. A questo link: https://www.fiemmeholidays.it/it/animazione-con-fiemme-holidays troverete l'ampio programma di escursioni proposte.

L'hotel è anche un'ottima base di partenza per l'inverno verso i vicini comprensori del Latemar, per il quale offre un servizio navetta, del Lusia e del Cermis.
Il mio consiglio di soggiorno:
Active Hotel Ancora,
Via 9 Novembre, 1 - Predazzo
Tel: 0462 501651 - mail: info@ancora.it





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