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Val di Non

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 15 lug 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 11 ago 2022

Tra vigneti e meleti intorno al lago di Santa Giustina.

Una settimana al fresco sulle prime cime del Trentino, a spasso tra frutteti, castelli, laghi e malghe di alta montagna.

Il racconto

Destinazione di questa settimana, l'ultima di giugno, è stata la Val di Non, e precisamente Rumo, esattamente in alta Val di Non, a circa 1000 metri di altezza, proprio dove finiscono le coltivazioni intensive di frutta e il paesaggio lascia il posto alla flora tipica di alta montagna. Rumo, definito proprio dalla proprietaria dell'albergo, il "paese fantasma" è un agglomerato di frazioni dove regna pace e tranquillità, sono presenti solo due alberghi e alcune case ristrutturate che vengono prevalentemente utilizzate come seconde case per la villeggiatura.

La scelta di questa posizione come base di partenza, ci ha lasciato molto contenti, in quanto ci ha dato la possibilità di muoverci nelle varie direzioni senza grosse distanze e ci ha permesso di scoprire una zona ricca di sorprese.

Il primo giorno lo abbiamo dedicato al Lago di Tovel, il tempo purtroppo non è stato bellissimo, ma comunque il lago ci ha stregato. Una piccola gemma verde incastonata in un bosco rigoglioso nella quale si specchiano le alte cime dell'Adamello Brenta. Una volta raggiunto il lago e posteggiata l'auto è possibile iniziare una bellissima passeggiata sulle sue sponde alla scoperta di bianche spiagge caraibiche e sculture in legno. Per chi volesse il lago può anche essere base di partenza per trekking più impegnativi verso le cime più alte. Terminata la passeggiate potrete sostare per un pranzo o una merenda allo Chalet del Lago per rifocillarvi con i piatti tipici del luogo.

Secondo giorno destinazione Merano. Il tempo non era dei migliori e allora abbiamo deciso di rimanere a quote basse e in meno di quaranta minuti siamo giunti a destinazione dove abbiamo optato per una visita al Trauttmansdorf, il Castello, o meglio, i giardini del castello più amato dalla Principessa Sissi. I giardini si estendono su una superfice di dodici ettari con un dislivello di 100 metri, riproducendo ottanta diversi ambienti botanici. All'interno dei giardini ci si può trascorrere un'intera giornata, perchè ci sono tantissimi percorsi da fare ognuno con il suo fascino e le sue suggestioni. Molto belli, secondo me, sono il giardino degli innamorati e il laghetto delle ninfee e dei fiori di loto, ma anche il percorso verde attraverso boschi, giardini fioriti e piante carnivore è molto particolare.

Il terzo giorno, complice il bel tempo, abbiamo deciso di spingerci verso la Val d'Ultimo e precisamente al lago di Fontana Bianca. Il lago, a quasi 2000 metri di altitudine, è facilmente raggiungibile con una strada molto stretta, ma ben tenuta, partendo dal paese di Santa Gertrude. Dal lago si può partire per diverse escursioni in vetta, la nostra meta è stata la Fiechter Alm, (Malga dei Pini). Il sentiero che abbiamo percorso per raggiungerla era immerso in una fittissima vegetazione in rapida salita, mentre per la discesa abbiamo optato per una strada carrozzabile più comoda che ci ha riportato al lago dolcemente.

La Malga è stata una bella sorpresa, sia per la sua posizione molto panoramica tra verdi prati, sia per la quantità di prodotti locali che ci hanno proposto per il pranzo, davvero notevoli! molto particolare vedere la loro preparazione all'aperto su uno spiedo scoppiettante, pollo, costine, stichi di maiale e salamelle di ogni tipo...

Abbiamo approfittato di questa puntata in Val d'Ultimo per soffermarci a Santa Gertrude per cercare e scoprire due piccole curiosità qui presenti: un'antica segheria tuttora funzionante, e i tre larici secolari. Questi ultimi vengono considerati le conifere più antiche d'Europa e si caratterizzano oltre che per l'età per il fatto che uno è altissimo, oltre 36 metri, uno è grandissimo, oltre 8 metri di circonferenza e l'ultimo è vuoto.

Il quarto giorno non ci siamo allontanati di molto dalla base e abbiamo raggiunto il paese di Romallo, dove abbiamo trovato in mezzo ai tipici vigneti del Groppello una Big Bench con affaccio sulla valle e sul placido Lago di Santa Giustina. Questa panchina gigante è stata creata proprio per valorizzare questo vigneto autoctono del Trentino che produce ogni anno pochissime e pregiatissime bottiglie di rosso difficilmente rintracciabili al di fuori della zona, per cui vi consiglio di provarlo direttamente sul posto.

Poco lontano dalla Big Bench, troverete un piccolo gioiello, il Canyon del fiume Novella. La forra del Novella è raggiungibile dopo una bella passeggiata attraverso una sinuosa stradina tra i meleti, un antico ponte e un sentiero in leggera salita immerso in un bosco rigoglioso. Il canyon scende poi con una serie di scalini in mezzo alle ripide rocce e sotto alle passerelle il rumore dell'acqua sale forte e potente. E' davvero un'esperienza da fare, lo apprezzerete davvero tanto!

Dopo una breve pausa sul Lago di Santa Giustina per riposarci un attimo, abbiamo deciso di proseguire la giornata con la passeggiata alla cascata di Tret, un paesino poco distante da Romallo. Le cascate di Tret sono particolarmente suggestive in quanto sono alte più di 70 metri e raccolte in uno scenografico anfiteatro di roccia. Sono raggiungibili sia da San Felice, per ammirarle dall'alto, che da Tret da dove un sentiero in leggera discesa prima, e una ripida scalinata poi, vi permetterà di giungere ai suoi piedi.

Poco distante da Rumo sulla strada verso la Val d'Ultimo, è poi possibile avventurarsi in un trekking tra le malghe delle Maddalene, qui potrete scegliere tra diversi anelli circolari con ben sei malghe raggiungibili. Noi in una bellissima giornata di sole ci siamo prima diretti alla Malga Lauregno per poi proseguire verso la Malga di Brez, arrivando fino ai verdi pascoli ai piedi della cima del monte Popi. Questa è stata l'ultima giornata di un'interessantissima settimana che abbiamo deciso di terminare con il Castello di Thun durante il viaggio di ritorno.

Da Rumo, percorrendo verso sud la Val di Non, in breve tempo abbiamo raggiunto il castello che merita assolutamente una visita. Austero e maestoso, domina dall'alto la valle e rappresenta l'armoniosa unione di un elegante palazzo signorile e una fortificazione possente. E' stato la dimora di una potente famiglia dal medioevo al novecento, finchè non fu comprato con i suoi arredi originari dalla provincia di Trento che lo rese accessibile a tutti. La cosa che più ci ha colpito sono state le cucine, sia quelle più nuove che quelle vecchie con ancora tutti i loro attrezzi, le stube con i loro ingegnosi metodi di caricamento e la stanza del vescovo con la magnificenza del caldo rivestimento d'abete e cirmolo (che ancora profuma) e con la misteriosa porta.

Sono stati solo 6 giorni, intensissimi, ma anche con momenti di relax nella spa e nella piscina dell'hotel.


Un consiglio per il soggiorno:

Rumo, Alpen Garden Hotel Margherita, https://www.hotelmargheritarumo.it/









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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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