Passo Cigolade dal Ciampedie
- Fabio
- 11 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 mag 2021
Un emozionante anello nel cuore del Catinaccio tra rifugi d’alta quota e panorami mozzafiato.

Per gli amanti del trekking vi proponiamo in questo racconto una giornata intensa e impegnativa anche dal punto di vista fisico che ci porterà a raggiungere il passo Cigolade a 2550 metri di altezza.
il racconto
Ci troviamo nel cuore della Val di Fassa ed esattamente nell’abitato di Vigo di Fassa da dove è possibile con la funivia del Catinaccio raggiungere il Ciampedie, un ampio e assolato altopiano da dove partire per questa emozionante camminata. Se qualcuno però non volesse faticare qui troviamo diversi rifugi dove possiamo anche fermarci a godere di queste meraviglie della natura e assaporare i piatti tipici di questa zona. Un secondo punto di accesso è da Pera di Fassa da dove con tre tronconi di seggiovia raggiungiamo il nostro punto di partenza con tempi un po’ più lunghi. Attenzione però al periodo in cui decidete di intraprendere il percorso, ad agosto la valle è presa d’assalto dai turisti e potreste trovarvi a fare lunghe colonne per raggiungere gli impianti, sicuramente migliori sono i primi mesi dell’estate o il mese di settembre, tempo permettendo!

Dal Ciampedie imbocchiamo il sentiero in leggera discesa sulla sinistra che percorre la prima parte della pista da sci che rientra in paese e dopo poco iniziamo la salita verso il rifugio Roda de Vael primo punto di ristoro lungo il percorso che raggiungiamo dopo aver percorso un comodo sentiero in salita prima in mezzo al bosco e poi tra pascoli assolati.

Da qui inizia la parte più impegnativa e spettacolare perché dopo un primo tratto pianeggiante raggiungiamo l’inizio dell’ascesa al passo dove il sentiero si fa sempre più stretto e ghiaioso, ma soprattutto ripido e pieno di tornanti. Il rifugio Roda de Vael, che abbiamo lasciato alle spalle, si fa sempre più piccolo e lontano e il passo Cigolade sta quasi per essere raggiunto. Arrivati sulla cima sembra proprio di essere a cavallo di due montagne e si apre un panorama spettacolare sulle due valli e in lontananza su tutta la val di Fassa.

Giusto il tempo di rifocillarsi qualche minuto e giù in discesa verso il rifugio Gardeccia, la meta per il pranzo. Una discesa impegnativa su un sentiero ghiaioso molto scivoloso ed esposto durante la quale occorre fare molta attenzione per non scivolare, una discesa dove troviamo anche un punto attrezzato con corde e scalette per superare un pendio molto difficoltoso, e qui non avendo scelta ci cimentiamo anche noi nella discesa di un punto che se avessimo avuto tempo di ragionare non avremmo mai fatto.

Raggiungiamo il Gardeccia verso le tre del pomeriggio affamati e stanchi e ne approfittiamo per un pranzo/merenda con un ottimo tagliere di salumi e formaggi e un buon bicchiere di vino. Per ritornare al Ciampedie manca ancora una buona ora di cammino su un senitiero finalmente più rilassante che ci permette di riposare un po’ le gambe dopo le fatiche delle ore precedenti. Raggiungiamo in questo modo gli impianti che ci riportano al punto di partenza, soddisfatti di questa giornata sicuramente molto impegnativa ma trascorsa tra paesaggi e vedute da non dimenticare.

Comments