I colori dell'autunno sull'altopiano del Renon
- Fabio
- 20 ott 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 28 gen
A pochi passi da Bolzano un altopiano fuori dal tempo per il periodo del foliage.

Uno dei luoghi più panoramici dell'Alto Adige, con visione a 360 gradi sul mondo incantato delle Dolomiti.
Il racconto
Chi avrebbe mai detto che la montagna ad ottobre potesse offrire uno spettacolo simile e garantire così tante opportunità di visite e di scoperta di nuovi paesaggi e panorami!
Come tanti di voi, abbiamo sempre vissuto le valli alpine in estate per le passeggiate verso i rifugi o in inverno per lo sci, ma fortunatamente dallo scorso anno abbiamo scoperto l'autunno e anche quest'anno non ce lo siamo fatto sfuggire. Siamo così partiti a metà ottobre per la nostra settimana del "foliage" e la meta questa volta è stato l'Altopiano del Renon

Il periodo più adatto per assaporare le migliori tonalità di colore delle piante è la seconda metà di ottobre e l'altitudine che vi consiglio è intorno ai 1000 metri dove le piante a foglia caduca non hanno ancora lasciato spazio ai pini. L'altopiano del Renon parte infatti dai 1000 metri di altezza e i principali centri abitati non superano i 1200 metri. Il suo punto più alto, quello più panoramico è il Corno del Renon a 2200 metri, dove lo sguardo spazia a 360° su un'infinità di vette dolomitiche.

Raggiungere l'altopiano è molto semplice, in auto si esce dall'autostrada a Bolzano e in 12 chilometri di ripida salita si raggiunge la quota da dove poi ci si può dirigere verso la propria destinazione. Un mezzo molto comodo è anche la funivia che dal centro di Bolzano in 12 minuti raggiunge il paese di Soprabolzano da dove parte anche il trenino storico del Renon che collega i vari centri sull'altopiano. Prima però di raccontarvi le bellezze di questo luogo vi presento la base del nostro soggiorno: l'Hotel Weihrerhof

Situato sulle sponde del lago di Costalovara è un'oasi di pace e tranquillità anche grazie alle sole 23 camere di cui dispone. Gli ambienti sono ampi e curati, le accoglienti sale del ristorante e i tavoli sono abbelliti giornalmente con fiori e foglie raccolte nel bosco di fianco all'hotel, per cui in ogni stagione troverete centri tavola differenti, noi per esempio abbiamo avuto castagne, rami di pino e bacche di bosco alternati alle classiche composizioni con mele di stagione. La cucina vi attende con piatti di ottima qualità creati con prodotti tipici della zona e soprattutto dolci superlativi, il tutto anticipato da un abbondante buffet. Ottima e varia la colazione che potrete gustare nei periodi più caldi dell'anno all'aperto vista lago. Gradita sorpresa in camera, una cesta di giochi in scatola per ritrovare il bambino che c'è in tutti noi!

Ma la chicca è sicuramente il suo centro benessere: piscina interna, con diverse aree relax, bagno turco e una enorme e spettacolare sauna con vetrata affacciata sul lago e sul giardino esterno, assolutamente da provare! Dimenticavo! per chi ama leggere, c'è anche una zona esterna con comodi lettini e avvolgenti cuscini, per qualche ora di relax. Qui potrete ascoltare la foresta, sentire il lago, respirare il profumo del sole e, in estate, addirittura immergervi nelle acque del lago per un bagno rinfrescante. Il caldo profumo del legno che vi circonderà in ogni ambiente vi permetterà di rilassarvi al rientro dalle passeggiate estive o dalle sciate in inverno.

Noi l'abbiamo scelto perchè da qui, in pochi chilometri di auto, è possibile raggiungere buona parte delle località dell'altopiano, spostarsi a piedi con i sentieri che partono dall'hotel e anche raggiungere la vicina stazione del trenino storico che conduce fino a Collalbo o Soprabolzano. Ma veniamo ora a descrivere quelle che sono le principali mete e attrazioni della zona.

Da non perdere le piramidi di terra del Renon che possono essere annoverate tra le meraviglie della natura. Si tratta delle piramidi di terra più alte e dalle forme più belle d'Europa, risalenti all'era glaciale si trovano in tre gole tra Longomoso e Santa Maria, nella valle del rio Rivellone e nella valle del rio Gaster. Noi abbiamo visitato le prime e le abbiamo raggiunte da Collalbo con una passeggiata che attraversando Longomoso si inserisce poi in un sentiero sterrato alquanto panoramico con vista in lontananza sulla chiesa di San Nicola, uno dei panorami più fotografati dell'Alto Adige.

Una passeggiata non impegnativa che può essere fatta da tutti è quella diretta a Bad Siess, una locanda storica posizionata su di un pianoro a 1450 metri di altezza, raggiungibile a piedi dalla località Tann o per chi non vuole camminare anche in auto da Santa Maria. Quì il panorama spazia dallo Sciliar al Catinaccio fino al Latemar ed è il luogo migliore per godersi un tramonto assaporando un buon bicchiere di vino.

Non perdete un'attrattiva unica nel suo genere in tutto l'Alto Adige, il trenino del Renon, che in questo periodo diventa il trenino del foliage che collega Collalbo a Soprabolzano. Le sue frequenti corse, ogni 30 minuti, permettono di salire e scendere nelle diverse stazioni lungo il percorso e addentrarsi a piedi lungo uno dei tanti sentieri panoramici. Durante il tragitto che dura circa 20 minuti godrete anche qui di una magnifica vista sulle Dolomiti. E' sicuramente anche il mezzo migliore per raggiungere la funivia che, con una ripida discesa di 12 minuti vi porterà a Bolzano.

Se invece amate camminare, da non perdere è la Freud Promenade, una passeggiata che segue in parte il tracciato del trenino, e che è dedicata appunto a Sigmund Freud che trascorse le sue vacanze estive nel 1911 a Collalbo presso l'hotel Bemelmans. Si tratta di un sentiero abbastanza pianeggiante che collega in circa 5 chilometri gli abitati di Soprabolzano e Collalbo. Grazie alla vicinanza con la ferrovia è possibile percorrerne solo una parte e proseguire poi con il treno o percorrerlo tutto in un senso e fare ritorno poi in treno.

Assolutamente da non perdere la salita al Corno del Renon che con i suoi 2260 metri di altezza domina buona parte del mondo delle Dolomiti. Ci si può arrivare con una comoda ovovia che in pochi minuti vi permetterà di superare oltre 500 metri di dislivello e facendo poi l'ultimo tratto a piedi, oppure, per i più allenati, seguendo il sentiero che partendo dalla stazione a valle vi condurrà in vetta. Il panorama da lassù è veramente magnifico, non ho ricordo di molti altri posti dai quali si ha una visione simile. La vista spazia dal vicino Sciliar fino al Latemar, al Catinaccio, al Sella, alla Marmolada e fino alle vette della Val Pusteria, del Parco dello Stelvio e della confinante Austria. Una meta sicuramente da non perdere, unico rischio sono le nubi che spesso stazionano sulla cima impedendo inesorabilmente la visuale.

Degni di nota sono poi anche i piccoli paesi sull'altopiano che abbiamo visitato, Collalbo, Soprabolzano e Longomoso, dove troverete alberghi e case storiche in stile austriaco e dove potrete sostare per una gustosa merenda ammirando il panorama.
Il mio suggerimento per il soggiorno a Costalovara:
Hotel Weihrerhof: https://www.weihrerhof.com/it
Famiglia Pichler
Costalovara 22 - 39054 Soprabolzano,
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