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Messer tulipano al castello di Pralormo

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 15 mar 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 29 gen

Manifestazione floreale a due passi da Torino.



Tripudio di colori nel parco del castello del piccolo centro di Pralormo...

il racconto

Il Castello di Pralormo, di origini medioevali, è stato trasformato in varie epoche in residenza nobiliare grazie agli interventi di alcuni dei maggiori architetti del tempo.

L’aspetto attuale risale al XIX secolo quando, venuta meno l’originale destinazione militare dell’edificio, il Conte Carlo Beraudo di Pralormo, diplomatico e uomo politico dell’età albertina trasformò la dimora scegliendo il migliore architetto del tempo Ernesto Melano e affidando il giardino a Xavier Kurten.

Nel Castello tuttora vivono permanentemente i proprietari, i Conti Beraudo di Pralormo che lo possiedono dal 1680. Ritenendosi “conservatori temporanei” considerano giusto e doveroso non solo preservare il castello e la sua tenuta perché fanno anche parte del paesaggio, ma desiderano renderli usufruibili da parte del pubblico, pur senza snaturarli.

Approfittando delle temperature primaverili e della bella giornata di sole, abbiamo raggiunto Pralormo, piccolo centro di duemila anime a trenta chilometri da Torino. In questo delizioso paesino dal 1999 la contessa Consolata di Pralormo, attuale proprietaria, condivide il suo amore per i tulipani con tutti coloro che sono sensibili alle bellezze della natura, aprendo le porte del parco del suo castello in occasione della fioritura di questi nobili fiori, nella manifestazione definita "messer tulipano".

Nel grande parco all’inglese progettato da Xavier Kurten nel XIX secolo, e rimasto quasi intatto, serpeggiano tra gli alberi secolari colorate geometrie di tulipani: abbiamo potuto ammirare il tulipano nero ”Queen of night” (che ispirò un romanzo ad Alexandre Dumas), il tulipano “Mata Hari”, bianco screziato di rosa, i tulipani Famiglietta caratteristici perché fioriscono a mazzetti, il tulipano Pappagallo, il Pink impression e il Shirley. In una sezione apposita del parco erano anche raggruppati dei tulipani dai nomi importanti: Bach, Verdi, Chopin, Puccini e Mozart, in un indissolubile binomio tra musica e natura.

All’interno del parco quest’anno è stato pensato anche un percorso volto a ricordare coloro che hanno permesso di conoscere e diffondere numerose specie di vegetali; il percorso si chiama “caccia al tesoro verde: i viaggi dei cacciatori di piante”. Il percorso parte proprio dalla sala dell’antica biblioteca del castello, dove si trovano testi rari, per passare poi, attraverso la mostra d’arte di Stefano Faravelli, la farmacia, la chiesetta, con i racconti di sacerdoti viaggiatori; alla serra, con le sue orchidee e piante carnivore. Continuando si arriva poi al viale dei sultani, al giardino olandese con i suoi vialetti ricoperti di conchiglie, e allo studio del dottor Tulp, un salotto a lui dedicato che scelse proprio un tulipano come suo stemma.

Dopo aver ammirato tanta bellezza e aver passeggiato tra i colorati vialetti del parco la scelta può essere delle più varie essendo la zona ricca di altre opportunità sia culturali che culinarie... a voi quindi la scelta di come proseguire la giornata nel territorio delle Langhe.



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Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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