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Weekend tra il Canavese e la Valpelline: natura, laghi alpini e silenzio rigenerante

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 7 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 6 giorni fa

Ci sono weekend che sembrano brevi viaggi lontani, capaci di staccare il ritmo frenetico della settimana e riconnetterti con la natura più autentica. Il nostro week end tra il Canavese e la Valpelline è stato proprio così: un intreccio di paesaggi incantati, camminate rigeneranti e silenzi montani che sanno ancora parlare.


Place Moulin, sentiero verso il rifugio Prarayer
Place Moulin, sentiero verso il rifugio Prarayer

Cosa vedremo durante il nostro week end tra Canavese e Valpelline

  1. Lago Pistono

  2. Diga e lago di Place Moulin, Rifugio Prarayer

  3. Champillon e conca di By


Il racconto


Abbiamo strutturato questo breve itinerario su tre giorni, proprio per godere e vivere con tranquillità questi luoghi meravigliosi, prendendoci anche dei momenti di relax nella Spa e nel giardino della struttura che ci ha ospitati.


Champillon e conca di By
Champillon e conca di By

Primo giorno: il lago Pistono e le prime suggestioni

Abbiamo iniziato il nostro viaggio in Piemonte, nel cuore del Canavese, con una tappa che già da sola vale la gita: il lago Pistono. Questo piccolo specchio d'acqua si trova poco distante da Montalto Dora, incorniciato da boschi, sentieri e resti di antichi vulcani spenti che conferiscono al paesaggio una nota geologica davvero unica.

Il sentiero che lo costeggia è semplice ma affascinante, adatto a tutti, con scorci panoramici sul lago e sul vicino castello di Montalto che domina dall'alto il paesaggio. Passeggiare qui è come immergersi in una fiaba: l’acqua calma, il verde ovattato e il silenzio rotto solo dal fruscio delle foglie. Un inizio perfetto per lasciarsi alle spalle la città e respirare un altro ritmo.


Cala Sinzias
Lago Pistono

Sulle sponde del lago troverete un bar/ristorante molto caratteristico la Ristotrattoria La Monella. Immerso nel verde è una location particolare dove gustare un buon aperitivo o un pranzo in un ambiente naturale e rilassato, dopo aver fatto una passeggiata lungo lago. Il sentiero conduce anche alla Big Bench di Montalto Dora, la numero 145, posizionata su un piccola penisola che si getta nelle acque, poco a fianco una spiaggetta invita ad una sosta contemplativa dell'ambiente circostante.


Cala Pira
Ristotrattoria La Monella

Dopo il lago Pistono, ci siamo spostati in Valle d'Aosta verso la Valpelline, risalendo verso nord fino a Doues, un piccolo comune adagiato sulla montagna che ci ha accolti per la notte. L’atmosfera è quella tipica dei paesi valdostani: pietra, legno, quiete e ospitalità. La vista sulle montagne al tramonto è stata la nostra buonanotte. Prima della cena però, avendo ancora qualche ora a disposizione, ne abbiamo approfittato per qualche momento di relax nella Spa dell'hotel Relais de la Grandze utilizzabile ad uso esclusivo, una vera "chicca"!


Lago di Place Moulin
Lago di Place Moulin

Secondo giorno: da Doues al Rifugio Prarayer, nel cuore della Valpelline

Il mattino seguente ci siamo diretti alla diga di Place Moulin, uno dei bacini idroelettrici più grandi d'Europa. Il colore dell'acqua, di un azzurro lattiginoso quasi irreale, ci ha lasciati senza parole. In questo periodo (giugno) il lago non è nella sua massima capienza, ma rimane comunque molto suggestivo. Da lì ha avuto inizio la nostra camminata fino al Rifugio Prarayer, lungo una comoda strada sterrata che si snoda per circa 6 km, sempre costeggiando il lago. Il sentiero è accessibile e adatto anche alle famiglie, ma non per questo meno spettacolare: un su e giù tra ruscelli, cascate imponenti e il rifugio che si staglia sullo sfondo circondato da montagne innevate, promesso approdo per chi cerca pace e una fetta di torta di quelle che sanno di casa. Abbiamo pranzato lì, circondati da pascoli, neve in lontananza e silenzio. Il ritorno è stato un lento cammino di gratitudine.


Lago di Place Moulin
Lago di Place Moulin

Terzo giorno: Champillon e la conca di By

L’ultimo giorno del nostro weekend ci ha portati a Champillon, una frazione di Ollomont che sembra sospesa nel tempo; alla fine della strada troverete il parcheggio per lasciare l'auto e un piccolo laghetto con panchine e tavoloni da pic nic per chi non volesse procedere oltre. Da qui parte un sentiero che ci ha condotti verso la conca di By, un ampio altopiano verdeggiante incorniciato da cime innevate, dove le mucche al pascolo sembrano le vere regine del luogo. Il panorama si apre progressivamente, regalando viste maestose sul Grand Combin e le vette svizzere. Il sentiero è ben segnalato, dolce nel dislivello e immerso in un ambiente naturale ancora integro. Qui si respira davvero l’essenza della montagna: aria pulita, silenzio profondo e una bellezza che non ha bisogno di fronzoli.


Champillon
Champillon

Continuando su questo sentiero non troverete rifugi ma solo un ambiente tipicamente montano fatto di pascoli e malghe fino a raggiungere diversi punti panoramici con vista su Ollomont e la cascata di By. Per trovare punti di ristoro dovrete fare ritorno al parcheggio o in alternativa imboccare il sentiero che sale sul versante sinistro della montagna verso il rifugio Champillon.


Conca di By
conca di By

Questo fine settimana tra il Canavese e la Valpelline è stato un viaggio breve ma intenso, un’immersione nella natura semplice e potente delle Alpi occidentali. Tre giorni, tre luoghi, tre camminate diverse e tutte indimenticabili. Un itinerario perfetto per chi cerca quiete, paesaggi autentici e una pausa vera. Lo consiglio a chi ama camminare senza fretta, osservare i dettagli e lasciarsi sorprendere dalla bellezza nascosta dietro ogni curva del sentiero.


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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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