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9 luoghi che ti consiglio di non perdere a Gran Canaria

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 30 dic 2024
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 28 mar

Quando la natura con lo zampino dell'uomo regala meraviglie.


Dune di Maspalomas
Dune di Maspalomas

Un tour dell'isola per suggerirvi idee alternative a mare e spiagge che abbiamo scoperto nel nostro ultimo viaggio a Gran Canaria.

Il racconto


Vi ho già parlato nei miei tre precedenti articoli dei borghi, delle spiagge e dei trekking che si possono fare sull'isola, articoli che potete trovare a questi link: "Cinque borghi da non perdere a Gran Canaria", "Le spiagge segrete di Gran Canaria" e "Trekking a Gran Canaria"; ora vi voglio invece accompagnare in un tour delle bellezze naturali e di alcuni luoghi che l'uomo con la sua mano ha saputo valorizzare. Partirò dal sud di Gran Canaria ipotizzando di soggiornare a Maspalomas, creando un itinerario circolare di 9 luoghi che ti consiglio di non perdere, che ci porterà prima verso ovest, poi a nord per ritornare al punto di partenza dalla costa est.


tramonti
i tramonti di Gran Canaria

E' impossibile vedere tutto in un unica giornata per cui prendete spunto e costruite l'itinerario a vostro piacimento con due/tre cose da vedere nello stesso giorno, abbinando magari qualche bella spiaggia nelle vicinanze per riposare qualche ora.


Faro di Maspalomas

Le dune e il faro di Maspalomas sono il simbolo dell'isola di Gran Canaria, e sono la zona da dove ormai decenni fa è partito il grande sviluppo turistico dell'isola. Proprio per questo quest'area è forse esageratamente costruita sia con case che con grandi strutture alberghiere che un po' deturpano la meraviglia della distesa di dune che la caratterizzano. La costruzione del faro iniziò nel 1861 e si protrasse per 28 anni, la sua funzione era quella di orientare le navi in transito tra le Americhe, l'Africa e l'Oceania. Alto 55 metri si trova alla fine delle dune e all'inizio di una zona di passeggio di recente costruzione chiamata Meloneras, ricca di negozi e ristoranti posto perfetto per fare shopping, fare una sosta dopo una giornata in spiaggia, uscire a cenare o semplicemente bere qualcosa vicino al lungomare. Da non perdere!


Faro di Maspalomas
Faro di Maspalomas

Mirador Astronomico de la Degollada de las Yeguas

Salendo da Maspalomas verso l'interno in direzione di Fataga, si incontra uno scenografico belvedere che permette di spaziare dalle aride montagne del centro fino all'oceano in direzione delle dune. Il Mirador è una sosta obbligata per una panoramica sul burrone di Fataga, un canyon lungo 15 chilometri, dal percorso tortuoso, largo e profondo, dai pendii dolcemente curvati che, improvvisamente, finiscono su scogliere quasi verticali con viste mozzafiato. Tutto questo, rivestito dalla vegetazione tipica delle zone desertiche con il mare sullo sfondo. Da vedere di giorno ma ancor di più la sera con il buio quando il cielo si riempie di una miriade di stelle e una freccia segnaletica vi orienta verso la stella polare.


Mirador Astronomico de la Degollada de las Yeguas
Mirador Astronomico de la Degollada de las Yeguas

Los Azulejos de Veneguera

Per raggiungere questa meraviglia naturale occorre dirigersi in direzione di Mogan e addentrarsi verso il centro dell'isola attraverso la strada GC-200, mediante un percorso tortuoso pieno di curve che attraversa il Barranco de Mogán. Poco prima della discesa verso il barranco de Veneguera, direttamente sulla strada, troverete diversi punti panoramici per godere di magnifiche viste su questo monumento naturale di origine vulcanica che l’erosione di migliaia di anni ha lasciato scoperta.

Si tratta di rocce che sembrano essere colorate appositamente con pennellate regolari, in realtà sono il frutto dell’erosione che ha rivelato una serie di strati geologici con minerali tinti di rosso, ocra, verde e blu, noti come ignimbriti. Potete lasciare l'auto nei pressi del piccolo chiosco che troverete a bordo strada avvicinandovi a piedi in vari punti alle rocce colorate. Dopo aver scattato ovviamente qualche bella fotografia vi consiglio una sosta dalla simpatica signora che gestisce il "chirinquito", gusterete ottimi frullati naturali di frutta tropicale.


Los Azulejos de Veneguera
Los Azulejos de Veneguera

Cactualdea Park

Per raggiungere il giardino dei cactus, potete proseguire oltre Los Azulejos in direzione di La Aldea de San Nicolas de Tolentino verso la costa ovest, troverete il parco poco prima di raggiungere il paese. Si tratta del più grande CactusPark d'Europa, è inserito in un ambiente naturale e caratteristico e ospita oltre 1200 specie diverse di piante di forme, colori e dimensioni sorprendenti. Se ne possono osservare specie endemiche ma anche provenienti da altre parti del mondo come Bolivia, Madagascar e Guatemala. Nel parco sono state riprodotte anche sculture vulcaniche e laghetti decorativi e un anfiteatro in stile guanches, l'antico popolo di Gran Canaria, che aggiunge un tocco culturale e dove spesso si tengono eventi tradizionali. Troverete anche una cantina dove degustare vini locali e nazionali, un ristorante e un negozio di souvenir. Il costo di ingresso è di 7 euro ma ne vale la pena, farete una bella passeggiata su e giù per il pendio in mezzo alla natura.


il giardino dei cactus di Gran Canaria - Cactualdea
Cactualdea Park

Mirador del Balcon

Superata La Aldea e imboccata la vecchia strada panoramica che conduceva ad Agaete oggi dismessa, raggiungiamo uno dei punti panoramici più belli dell'isola. Si tratta del Mirador del Balcon, una terrazza a strapiombo sull'oceano, quasi interamente costruita in vetro con una struttura di appoggio in ferro, salendo sulla quale sembra di essere sospesi nel vuoto appesi solo a uno sperone di roccia. Il Mirador è stato costruito negli anni '90 come parte di un progetto di valorizzazione turistica della zona e da allora è diventato una tappa imperdibile per chi esplora il lato più selvaggio e incontaminato dell'isola. Da qui si può ammirare l'imponente profilo delle scogliere basaltiche, che cadono a picco nell'Oceano Atlantico, creando una vista spesso paragonata a una "coda di drago" per la sua forma frastagliata e ondulata. Inoltre nelle giornate più limpide si può ammirare in lontananza la sagoma di Tenerife e del Teide. Il momento migliore per visitarlo è il tramonto per godere di una vista indimenticabile.


Mirador del Balcon
Mirador del Balcon

Piscine naturali di Agaete

Proseguendo verso nord raggiungiamo Agaete e le sue piscine naturali, conosciute come "Las Salinas", un vero gioiello della costa nord-occidentale di Gran Canaria. Formatesi dall'azione millenaria dell'oceano sull'antica lava vulcanica, rappresentano un esempio straordinario di come la natura plasmi il paesaggio in modo armonioso. Sono composte da tre bacini principali, collegati tra loro da piccoli canali, offrendo uno spazio unico per immergersi in acque cristalline protette dalle onde oceaniche. L'origine vulcanica conferisce loro un aspetto suggestivo, con rocce scure che contrastano con il blu intenso del mare. L'erosione naturale, insieme agli interventi minimi dell'uomo per migliorare l'accessibilità, ha trasformato questa area in un luogo ideale per il relax e la contemplazione. Le piscine sono alimentate dal continuo ricambio dell'acqua marina, garantendo pulizia e un'esperienza autentica di contatto con la natura. Si integrano poi molto bene con il paesaggio circostante fatto di scogliere spettacolari sulle quali si infrangono le possenti onde oceaniche.


Piscine naturali di Agaete
Piscine naturali di Agaete

Dedo de Dios

Poco distante dalle piscine naturali, con una breve passeggiata sul lungomare raggiungiamo il piccolo porto di Las Nieves da dove si ha la vista migliore sul "Dedo de Dios" (Dito di Dio).

La sua origine risale a milioni di anni fa, durante il periodo di intensa attività vulcanica che ha plasmato l'isola. Il vento, l'acqua e l'erosione hanno scolpito questa spettacolare struttura, rendendola un simbolo della forza e della bellezza della natura. Purtroppo dobbiamo dire che si trattava di una delle formazioni rocciose più iconiche di Gran Canaria, perchè oggi il Dedo de Dios non esiste più nella sua forma originale: nel 2005, la tempesta tropicale Delta che colpì l'arcipelago delle Canarie, causòil crollo della parte superiore della formazione. Ciò nonostante, il sito rimane un luogo affascinante per ammirare il paesaggio vulcanico e il mare. Per gli abitanti dell'isola, il Dedo de Dios continua a vivere come simbolo culturale e naturale, immortalato in fotografie e memorie collettive.


Dedo de Dios
Dedo de Dios

Il Barranco de Guayadeque

Situato tra i comuni di Ingenio e Agüimes, nella parte orientale dell'isola, questo spettacolare canyon, lungo e profondo, è rinomato per il suo paesaggio unico, caratterizzato da pareti scoscese, una vegetazione rigogliosa e una storia ricca di tradizioni. Il barranco ha origine vulcanica ed è il risultato di millenni di erosione dovuta all'azione combinata dell'acqua e del vento. La sua bellezza è ulteriormente arricchita dalla flora endemica, che include fichi d'India, agavi e palme, insieme a fiori selvatici che trasformano il canyon in un'esplosione di colori, soprattutto in primavera. Guayadeque è anche noto per le sue grotte, che furono utilizzate dagli aborigeni guanci come abitazioni e luoghi di culto. Ancora oggi, molte di queste sono abitate e alcune sono state trasformate in ristoranti e musei. Potete percorrerlo tutto in auto fino al termine della strada dove troverete alcuni ristoranti o fermarvi in diversi punti e intraprendere i vari sentieri escursionistici che lo caratterizzano.


Barranco de Guayadeque
Barranco de Guayadeque

Barranco de las Vacas

Situato vicino al villaggio di Agüimes, nel sud-est dell'isola, il Barranco de las Vacas è uno dei tesori nascosti di Gran Canaria, Questa gola spettacolare, formata da millenni di erosione, è famosa per le sue incredibili formazioni rocciose e le pareti sinuose che ricordano i celebri canyon americani, guadagnandosi il soprannome di "piccolo Antelope Canyon delle Canarie". Il barranco è il risultato dell'erosione causata dall'acqua che, nel corso del tempo, ha scolpito le rocce vulcaniche creando forme uniche. Le tonalità calde del tufo vulcanico, che variano dal beige al rosso intenso, regalano al luogo un'atmosfera quasi surreale, soprattutto durante le ore di luce più morbida del mattino o del tramonto. Nonostante la sua bellezza, il luogo è relativamente poco conosciuto, non ci sono indicazioni e per trovarlo occorre un poco di iniziativa, rendendolo così una meta tranquilla per chi desidera esplorare la natura in un'atmosfera intima. L'accesso avviene attraverso un breve sentiero che conduce al punto più iconico, una stretta sezione incastonata tra pareti rocciose ondulate.


Barranco de las Vacas
Barranco de las Vacas

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Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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