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Cinque borghi da non perdere a Gran Canaria

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 17 dic 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 28 mar

Non solo mare, ma anche una storia da scoprire.


I balconi in legno di Teror
I Balconi in legno di Teror

Dai moderni centri sul mare come Agaete e Puerto de Mogan, ai borghi storici dell'interno, Teror, Aguimes e Fataga.

Il racconto


In quello che possiamo definire un continente in miniatura, si trovano non solo spiagge e mare, di cui vi ho già parlato in un precedente post "Le spiagge segrete di Gran Canaria", ma anche tanta storia di cui sono testimonianza alcuni piccoli centri che voglio portarvi ad esplorare in questo terzo articolo sull'isola. Viaggeremo a Gran Canaria tra cinque borghi, da nord a sud, da est a ovest, passando dalla brulla zona meridionale di Puerto de Mogan e Fataga al verdeggiante nord di Teror fino alle alte scogliere di Agaete. Partendo dalla zona di Maspalomas i primi due borghi sono molto veloci da raggiungere e si possono visitare in abbinamento ad una giornata in spiaggia, gli altri invece, un po' più lontani, li potete inserire in un tour culturale giornaliero dell'isola.


    Le piccole vie di Fataga
Le piccole vie di Fataga

Iniziamo dal sud e partiamo da Fataga, un gioiello nascosto che unisce storia, natura e tradizione, ideale per chi vuole scoprire il cuore autentico di Gran Canaria. Si trova nell'entroterra meridionale, a circa 20 chilometri da Maspalomas, nella valle omonima, conosciuta come "Valle delle Mille Palme", un luogo ricco di vegetazione lussureggiante e palme che contrastano con il paesaggio arido circostante.


chiesa di San José
Chiesa di San Josè

La sua storia risale ai tempi degli antichi Guanci e conserva un fascino autentico grazie alle sue stradine acciottolate, alle case bianche con tetti di tegole rosse e agli angoli fioriti. Nel passato, il villaggio era un importante centro agricolo e una tappa fondamentale lungo le rotte commerciali interne all’isola. Tra le cose da vedere, spicca la chiesa di San José, una graziosa costruzione del XIX secolo. Passeggiare tra le vie del borgo è un’esperienza rilassante, che permette di ammirare l’architettura tradizionale e i piccoli negozi di artigianato. Non lontano, scendendo verso Maspalomas troverete il Mirador Astronomico de la Degollada de las Yeguas che offre viste spettacolari sulla valle sottostante da una parte e dall'altra fino alle dune in direzione dell'oceano.


Mirador Astronomico de la Degollada de las Yeguas
Mirador de la Degollada de las Yeguas

Secondo suggerimento, sempre nel sud dell'isola è Puerto de Mogan, distante anch'esso circa 20 chilometri da Maspalomas raggiungibile velocemente grazie alla comoda superstrada costiera. Qui di storia, a differenza di Fataga, ne abbiamo poca, si tratta di un moderno borgo turistico costruito intorno alla sua bella spiaggia con tantissimi locali (bar e ristoranti) e negozi. La caratteristica principale del centro sono le piccole vie con le case bianche ornate da un'esplosione di bouganville dai mille colori che ricoprono gli archi tra un'abitazione e l'altra.


Puerto de Mogan
Puerto de Mogan

Conosciuta come la “Piccola Venezia delle Canarie”, deve il suo soprannome ai pittoreschi canali che collegano il porto turistico alla spiaggia. Il porto è il cuore pulsante del villaggio, ospita barche da pesca tradizionali accanto a yacht di lusso, offrendo una vista pittoresca perfetta per una passeggiata al tramonto dopo una giornata in spiaggia. Il venerdì, il vivace mercato settimanale attira visitatori da tutta l’isola, troverete articoli di artigianato, prodotti locali e souvenir. Puerto de Mogan è il punto di partenza di un’esperienza unica, dal suo porto salpa il tour con il sottomarino giallo per esplorare i fondali marini.


Puerto de Mogan
Puerto de Mogan

Per la terza località ci spostiamo invece nella zona est, vicino all'aeroporto di Las Palmas, anche qui, con la superstrada impieghiamo poco più di mezz'ora di viaggio. Siamo ad Aguimes, il paese si trova all'imbocco di un'altra attrazione da non perdere, il Barranco de Guayadeque, una valle verdeggiante che si insinua per diversi chilometri nel centro dell'isola dove potrete ammirare una vegetazione lussureggiante in totale contrasto con le aride montagne che la circondano. Continuando fino al termine della strada arriverete fino ad un belvedere con alcuni ristoranti tipici dai quali si domina l'intera vallata.


Barranco de Guayadeque
Barranco de Guayadeque

Aguimes incarna la bellezza e l'autenticità dell'architettura canaria tradizionale, con le sue case color ocra e le stradine acciottolate che sembrano riportare indietro nel tempo. Le origini del borgo risalgono all'epoca preispanica, quando era un importante insediamento dei Guanci, con l'arrivo dei conquistatori spagnoli nel XV secolo, il villaggio divenne un feudo della Chiesa cattolica, lasciando un'impronta evidente nella sua architettura e nella sua cultura. Il cuore del paese è la Plaza de San Sebastián, dove si trova la maestosa Chiesa di San Sebastián, un capolavoro in stile neoclassico considerato uno dei monumenti religiosi più importanti di Gran Canaria.


Aguimes, chiesa di San Sebastian
Aguimes, chiesa di San Sebastian

Passeggiando per le vie di Agüimes, potrete ammirare numerose statue in bronzo, ognuna delle quali racconta la storia e le tradizioni locali. Tra le più celebri, la scultura "El Camello", che celebra l'importanza del commercio e degli animali da soma, e la statua dell'"Arriero", un omaggio ai venditori ambulanti del passato. Poco distante da queste, introducendosi in un vicolo appartato (Callejon del Reloj), si trova un gruppo scultoreo di una coppia seduta su una panchina: Los Enamorados, un omaggio agli innamorati che cercavano un po' di privacy per corteggiarsi. Ad Aguimes troverete anche il Museo di Storia di Agüimes che offre un viaggio nella cultura locale.


Aguimes, Los Enamorados
Aguimes, Los Enamorados

Continuiamo il nostro viaggio verso nord dove scopriremo un ambiente completamente diverso dall'arido sud. Superata Las Palmas, proseguendo in direzione di Teror, ci troveremo all'improvviso immersi in una verdeggiante vallata con una vegetazione che si farà man mano sempre più fitta e rigogliosa e che ci accompagnerà fino all'imbocco del paese, uno dei più caratteristici dell'isola. Situato proprio nel cuore dell'isola Teror è noto come un importante centro spirituale e culturale, ed è uno dei luoghi più autentici per scoprire la tradizione canaria.


Municipio di Teror
Municipio di Teror

Le origini di Teror risalgono al XV secolo, poco dopo la conquista spagnola. Il villaggio deve la sua fama alla leggenda dell'apparizione della Vergine Maria nel 1481, evento che lo trasformò in un luogo di pellegrinaggio. Da allora, è sede della Basilica di Nuestra Señora del Pino, dedicata alla patrona di Gran Canaria. La basilica, costruita in stile neoclassico, ospita una preziosa statua della Vergine del Pino ed è il fulcro delle celebrazioni religiose durante la festa patronale a settembre.


Playa Las Mujeres
Teror, Basilica di Nuestra Senora del Pino

Il centro storico di Teror è un gioiello architettonico, è infatti famoso per le sue case tradizionali con balconi in legno intagliato, un esempio perfetto dell'architettura tipica delle Canarie. La sua via principale, Calle Real de la Plaza, vi permetterà di passeggiare tra case colorate ognuna delle quali con un balcone di forma e caratteristiche diverse, arrivando fino alla piazza principale dove si trova la Chiesa di Nuestra Señora del Pino. Da non perdere il Mercato della Domenica, dove acquistare prodotti locali, artigianato e le famose salsicce di Teror. Tra le altre attrazioni, meritano una visita il Museo della Casa de los Patronos de la Virgen, che racconta la storia del villaggio, e il Convento delle Suore Cistercensi, famoso per i dolci artigianali.


Teror
Teror e i suoi balconi in legno

Ultima tappa di questo nostro viaggio Agaete: ci troviamo sul mare lungo la costa nord occidentale, a ridosso di imponenti scogliere che caratterizzano buona parte della zona ovest dell'isola. La parte più caratteristica del paese è quella del porto "Puerto de las Nieves", da dove partono i traghetti veloci per Tenerife, con suggestive case bianche e blu e tanti piccoli ristoranti a ridosso della spiaggia sassosa chiamata Playa de las Nieves. Lungo la via interna rispetto al porto spicca la chiesa "Ermita de Nuestra Señora de las Nieves" che, costruita come monastero nel 1532 divenne poi un eremo nel 1717 dopo la sua ricostruzione ad opera di Cristóbal del Castillo.


Ermita de Nuestra Sinora de Las Nieves
Ermita de Nuestra Sinora de Las Nieves

Dalla zona del porto potrete anche ammirare una spettacolare formazione rocciosa che emerge dall'oceano chiamata "Dedo de Dios", peccato non ci si possa avvicinare molto perchè una parte della spiaggia è stata chiusa per sicurezza, ma soprattutto peccato che qualche anno fa sia crollata la punta del dito sotto la forza delle onde oceaniche.

Dal porto poi una bella passeggiata vi condurrà alle piscine naturali, dove potrete fare dei bagni rigeneranti protetti dalle rocce vulcaniche.


Puerto de las Nieves
Puerto de Las Nieves

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