Due trekking a Costa Rei sul promontorio di Capo Ferrato
- Fabio
- 27 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 5 giorni fa
Due itinerari di trekking nel sud Sardegna tra una lussureggiante vegetazione e calette isolate fino al faro e alla vedetta militare di Capo Ferrato.

Il racconto
Posizione
Prima di descrivere nel dettaglio gli itinerari facciamo un po' di chiarezza sulla posizione e le origini di Capo Ferrato. Il promontorio si trova nel comune di Muravera, nella regione del Sarrabus, nella provincia del Sud Sardegna. Si erge all’estremità nord della lunga spiaggia di Costa Rei, segnando idealmente il confine tra questa e le più selvagge spiagge del Sarrabus. Il promontorio si affaccia sul Mar Tirreno, ed è raggiungibile attraverso sterrate e sentieri che partono da Costa Rei e dalla vicina spiaggia di Porto Pirastu.

Origini geologiche
Capo Ferrato è di origine granitica e fa parte del complesso paleozoico che costituisce il nucleo più antico della Sardegna sud-orientale. Le sue rocce affioranti, costituite principalmente da graniti rosati e grigio-rosati, risalgono al Paleozoico superiore, circa 300 milioni di anni fa, e sono il risultato di antiche attività magmatiche intrusive successivamente modellate dall’erosione e da movimenti tettonici. Questa zona presenta anche tracce di mineralizzazioni ferrose, da cui probabilmente deriva il nome “Ferrato”. Anche se non ci sono miniere vere e proprie in attività, anticamente l’area poteva essere nota per la presenza di ferro o per la colorazione metallica delle rocce.

Ambiente e panorama
Il promontorio è coperto da macchia mediterranea rigogliosa: lentischi, ginepri, euforbie e filliree, e passeggiando tra i sentieri potrete godere di profumi intensi e colori che contrastano con l’azzurro del mare. Dalla cima di Capo Ferrato si gode di una vista panoramica mozzafiato che abbraccia Costa Rei, la spiaggia di Feraxi, e nelle giornate limpide, perfino Capo Carbonara a sud.
Costa Rei, Trekking a Capo Ferrato: Gli itinerari
Entrambi i trekking che vi sto per descrivere hanno lo stesso punto di partenza, il piccolo parcheggio della spiaggia di Perda Sacchioni che potrete raggiungere svoltando a destra poco dopo la località di Capo Ferrato, pochi chilometri a nord di Costa Rei. Lo troverete dopo qualche centinaio di metri di strada sterrata che costeggia la pineta.

Da questo punto parte il sentiero che prima vi condurrà alla spiaggia e poi prosegue verso sinistra in salita fino a raggiungere un primo belvedere sulla spiaggia di Costa Rei. La salita è breve, 10/15 minuti circa e da qui inizia un tratto in falsopiano che vi porterà ad un bivio, svoltate a destra e proseguendo per altri 15 minuti circa arriverete al faro. Costruito nel 1925, è situato su un promontorio a 51 metri sul livello del mare e consiste in una torre quadrata in muratura alta 11 metri, adiacente a una casa a due piani un tempo abitata dai guardiani. Attualmente, il faro è automatizzato e gestito dalla Marina Militare italiana. ll faro emette segnali luminosi bianchi e rossi, visibili rispettivamente fino a 11 e 8 miglia nautiche. La sua posizione offre una vista sulla costa del Sarrabus, sulle spiagge di Costa Rei e sulle lagune di Feraxi e Colostrai.

Per continuare occorre ritornare al bivio e svoltare a destra per il sentiero sempre ben visibile che vi porterà sul lato opposto del promontorio rivolto verso la lunga spiaggia di Feraxi. Proseguendo in leggera discesa dopo qualche centinaio di metri vi consiglio una deviazione alla caletta di Zinnibri una piccola baia isolata di sabbia e grosse rocce granitiche con alle spalle una lussureggiante vegetazione. Il sentiero non è indicato ma abbastanza visibile, in 5 minuti sbucherete in un paradiso, una spiaggia spesso riparata dai venti e dal mare calmo, ma soprattutto, data la sua posizione, pochissimo frequentata anzi quasi deserta.

Dopo una breve sosta risalendo il sentiero si torna sull'itinerario principale per proseguire verso la spiaggia di Cala Sa Figu. Si costeggia un mare turchese e piccole baie appartate prima di ricominciare a salire tra una coloratissima vegetazione e raggiungere la sommità da dove avrete una fantastica vista sulla prossima meta di Cala sa Figu e la lunghissima spiaggia di Feraxi.

In questo tratto ammirerete anche la cupola della roccia,: si tratta di un tafone, una cavità naturale scavata nel granito dall'erosione del vento e dell'acqua, che assume una forma semicircolare simile a una piccola cupola. Questa caratteristica la rende un punto panoramico molto apprezzato dagli escursionisti e fotografi.

Continuando il sentiero in ripida discesa approdiamo a Cala sa Figu una baia ampia di sabbia bianca e mare turchese. Essendo più semplice da raggiungere grazie alla vicina strada percorribile in auto questa spiaggia è più frequentata ma comunque sempre molto vivibile.

Da questo punto potrete prendere un sentiero che salendo ripidamente tra la vegetazione vi condurrà sulla strada principale dalla quale ridiscendere al punto di partenza.
La durata di questo itinerario con una sosta in spiaggia è di circa 3 ore, 3 ore e 30 minuti, difficoltà media.
Il secondo itinerario ha come meta la vedetta militare di Capo Ferrato.
Il primo tratto ripercorre lo stesso sentiero del primo itinerario fino al bivio per il faro, raggiunto il quale invece di svoltare a destra prendiamo la traccia di sentiero sulla sinistra che si arrampica in modo più deciso sulla montagna. Il sentiero è appena accennato e in diversi punti la vegetazione quasi lo ingloba, la salita è più impegnativa e faticosa e in circa 30 minuti si raggiunge la vetta dove spicca la vedetta militare

Situata sulla sommità del promontorio, a circa 200 metri sul livello del mare, questa postazione di avvistamento, risalente al periodo bellico, era utilizzata per il controllo della costa e del traffico marittimo nel Mar Tirreno. Oggi, purtroppo versa in stato di abbandono e ne è rimasto solo un rudere comunque molto suggestivo e particolare.

Da questo punto il panorama è magnifico, siamo proprio sul punto più alto e lo sguardo può spaziare a 360 gradi da Costa Rei fino a Feraxi e Colostrai con il promontorio di Torre Salinas. Per salire fino qui vi consiglio pantaloni lunghi per non massacrarvi le gambe con i rovi della vegetazione, peccato che questi sentieri non siano mantenuti in nessun modo, Il luogo è veramente magnifico.

Dopo una sosta e le foto alla vedetta si può ridiscendere dal lato opposto fino ad incontrare la strada carrozzabile e proseguire in discesa fino al parcheggio di Cala sa Figu e poi verso la spiaggia dove fermarsi per un meritato riposo. Un'alternativa di sosta potrebbe essere la piccola baia di Porto de S'llixi, poco distante e di più piccole dimensioni ma molto carina anch'essa.

L'itinerario del ritorno è lo stesso in senso inverso del primo trekking proposto, che in 45 minuti circa da qui vi riporterà alla partenza. La durata di questo percorso è similare al primo sosta compresa, con un livello di difficoltà un poco più impegnativo del precedente per la salita iniziale più lunga e con un maggior dislivello.
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